Corriere di Verona

La natura «in posa» a Treviso

Il programma espositivo dei prossimi quattro anni Il sindaco: «Pronti a candidarci capitale della cultura»

- di Silvia Madiotto

Treviso si candida a diventare una capitale culturale con un programma di quattro anni per altrettant­e mostre: ad aprire il cartellone sarà l’esposizion­e dedicata alla «Natura in posa», dal 30 novembre allestita al museo civico di Santa Caterina con i capolavori del Kunsthisto­risches Museum di Vienna e una selezione fotografic­a contempora­nea. Ma poi si torna ai grandi maestri di casa con nomi strettamen­te connessi alla Marca e Al Veneto, dal sapore territoria­le e internazio­nale: un evento dedicato al Cinquecent­o di Paris Bordon nella primavera 2021, il paesaggio di Bellini, Tiziano e Palladio nel 2022 e una mostra che avrà al centro tre figure femminili protagonis­te della storia come Caterina Cornaro, Isabella d’Este e Lucrezia Borgia.

È con questo poker che si concretizz­a la collaboraz­ione tra il Comune di Treviso e Civita Tre Venezie. Sono cinquanta le opere che arriverann­o dal Kunsthisto­risches Museum, nature morte di frutta, fiori e crostacei, ma anche libri, musica e teschi, in scene di vita quotidiana o lussuosi angoli casalinghi, mercati e tavole imbandite: un percorso tematico e cronologic­o della «vanitas» dall’antichità ai giorni nostri. Il genere dello still life diventa rappresent­azione autonoma proprio in Veneto con i Bassano ma è nei Paesi Bassi, nel Seicento, che diventa suggestion­e e ispirazion­e, raccontand­o la caducità della vita e i piaceri effimeri. Da Vienna arriverann­o tele di Francesco Bassano, Pozzoserra­to, Jan Brueghel il Vecchio, Pieter Claesz, Willem Claesz Heda, Jan Weenix, Evaristo Baschenis, Gasparo Lopez dei Fiori ed Elisabetta Marchioni, accompagna­te da prestiti di musei e fondazioni venete. Accanto ai dipinti ci saranno gli scatti e i reportage di fotografi internazio­nali, fra i quali David LaChapelle, Martin Parr, Robert Mapplethor­pe e Nobuyoshi Araki. La mostra è curata da Francesca Del Torre, Gerlinde Gruber e Sabine Pénot, mentre al direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia Denis Curti è affidata la sezione fotografic­a.

Per il sindaco di Treviso Mario Conte prende forma «la nostra idea di grande mostra, con opere dei maggiori pittori fiamminghi e artisti inseriti nel contesto veneto, in un piano quadrienna­le di alto livello. E siamo pronti a canidarci a capitale della cultura italiana 2021». L’esposizion­e chiuderà il 31 maggio 2020 e bisognerà aspettare un anno per il successivo allestimen­to. Sarà una monografic­a sul Rinascimen­to di «Paris Bordon - Divin Pitor», omaggio a uno dei principali artisti nati in città. Seguirà un altro evento che indaga le radici del territorio attraverso i suoi maestri: la rassegna «La nascita del paesaggio. Il Veneto di Bellini, Tiziano, Palladio» riprenderà il concetto di natura in dipinti e sculture, mappe antiche e modelli di architettu­ra, attraverso autori come Cima da Conegliano, Giorgione e Carpaccio. Infine «Signore e Patrone. Caterina, Isabella, Lucrezia», tra le donne più simboliche degli anni a cavallo fra la fine del Quattrocen­to e gli inizi del Cinquecent­o, raccontate attraverso i rapporti o il supporto ad artisti e letterati. C’è un filo rosso che collega gli appuntamen­ti: la forte identità trevigiana che sa guardare oltre i confini. «Le quattro mostre – sottolinea Emanuela Bassetti, presidente di Civita Tre Venezie – sono state costruite appositame­nte per il territorio e ne raccontano la storia, in dialogo con i capolavori della collezione museale, caratteriz­zando Treviso come meta di turismo di qualità».

Il biglietto per la mostra «Natura in posa», al costo di 12 euro, comprende anche la visita alla pinacoteca civica di Treviso. Per informazio­ni telefono 0422-1847320 e il sito internet www.mostranatu­rainposa.it.

I progetti

Dal 30 novembre i capolavori da Vienna Poi il paesaggio veneto e le figure femminili

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 ??  ?? Colori Pittore della cerchia di Johannes Leemans, «Natura morta con attrezzi da caccia» (1660 circa), uno dei quadri della mostra sulla natura morta. A sinistra, Davide LaChapelle, Earth Laughs in Flowers: The Lovers, 2008
Colori Pittore della cerchia di Johannes Leemans, «Natura morta con attrezzi da caccia» (1660 circa), uno dei quadri della mostra sulla natura morta. A sinistra, Davide LaChapelle, Earth Laughs in Flowers: The Lovers, 2008

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