Il maestro di musica malato di Sla «Dirigerò il concerto con gli occhi»
«Data la crudeltà devastante della terribile malattia, molti malati preferiscono lasciarsi morire. Non li biasimo, ma vorrei alzare il grido della speranza per quanti sono nella sofferenza. Potete credermi sulla parola se affermo che una cosa è peggio del male fisico, ed è la perdita del senso della vita». Fabio Cusinato, 54 anni, da otto convive con la Sindrome laterale amiotrofica, meglio nota come Sla. Maestro di musica e figura di spicco nel panorama concertistico veneto nel ventennio a cavallo del 2000, nella «sua» Marostica ha fondato, tra l’altro, l’Accademia corale Musica Reservata e l’Antiqua Camerata Veneta. Sua anche l’ideazione del Suono del Sacro e delCastello Armonico, festival musicali di cui la cittadina murata sui colli vicentini va fiera.
Tanti anni di lavoro, impegno, con decine e decine di concerti diretti, fino al 2011, alla diagnosi della terribile malattia: la Sla, appunto, che costringe all’abbandono dell’attività artistica. Cusinato non ha però perso la voglia di lottare, di vivere e di cimentarsi in ciò che più ama: la direzione musicale. Il 3 novembre prossimo, nella duecentesca chiesa di San Francesco, a Bassano del Grappa, il maestro offrirà al pubblico «un’impresa titanica», per dirla con le sue parole. Tre gruppi musicali, due cori e un’orchestra eseguiranno un grande brano del ‘700, il Dixit Dominus, di Georg Fredrick Händel. A guidarli, ora che le mani non sono più in grado di muovere la bacchetta tenendo il ritmo, saranno il battito degli occhi e i movimenti del viso e del capo di maestro Cusinato. Tornare sul podio del direttore d’orchestra è, ovviamente, una sfida per l’uomo di musica, un desiderio intimo da realizzare, attingendo all’energia che solo l’animo umano possiede. Tornare sul podio è, soprattutto, mandare un messaggio agli altri (tanti, troppi) malati di Sla. Fabio Cusinato, avvalendosi anche del contributo di un generoso benefattore, ha fortemente voluto questo evento, che vedrà uniti nella chiesa bassanese la corale Musica Reservata, il coro degli Invaghiti di Chivasso, Torino, e gli strumentisti del gruppo Antiqua Camerata Veneta, guidato dal primo violino Davide Monti.
Le tre realtà sono unite dal grande amore per la musica antica, medievale e barocca, soprattutto per la musica sacra. Tutte e tre hanno risposto sì all’invito coraggioso del maestro Cusinato e la scelta del brano da eseguire, come detto, è caduta su Dixit Dominus. L’esecuzione durerà trenta minuti: non troppo, in termini assoluti, ma si tratta davvero di un’enormità per una persona affetta da Sla, con la malattia in stato avanzato. Per la serata c’è caccia al biglietto: 280 dei 400 posti previsti sono già stati venduti. Quelli che restano sono messi a disposizione dall’Accademia Corale Musica Reservata di Marostica. Gli introiti della serata, saranno devoluti tutti all’Aisla, associazione italiana sclerosi laterale multipla.
Il maestro Data la crudeltà della malattia molti malati preferiscon o lasciarsi morire; vorrei alzare il grido della speranza