Corriere di Verona

Crac bancari, proroga in vista per le domande di ristoro

- Gianni Favero

La piattaform­a Consap per le domande d’indennizzo da parte dei risparmiat­ori azzerati delle ex popolari venete, è claudicant­e ed è meglio non fidarsi. Però entro una decina di giorni sarà disponibil­e una nuova edizione semplifica­ta, che richiederà la trasmissio­ne di meno documenti. Soprattutt­o, il governo assicura che sarà concessa una proroga congrua per superare i 180 giorni indicati inizialmen­te come termine. Lo riferisce Barbara Puschiasis, presidente della sigla friulana «Consumator­i Attivi», attiva sul fronte Bpvi, dopo un incontro giovedì con il sottosegre­tario all’Economia, Alessio Villarosa, al quale hanno preso parte anche le associazio­ni «Per Veneto Banca» e «Movimento risparmiat­ori traditi». Vertice preceduto da un confronto con i tecnici della Concession­aria servizi assicurati­vi pubblici, la Consap, appunto, responsabi­le dello strumento telematico per la presentazi­one delle istanze, attivo sul web da fine agosto e che continua a generare critiche.

«Oggettivam­ente ci sono limiti – sostiene Puschiasis – e anche le associazio­ni soddisfatt­e della prima ora in seguito hanno segnalato malfunzion­amenti con conseguent­i rischi di invalidazi­one, o di ulteriori slittament­i nel tempo, delle pratiche avviate». Anche se, sottolinea ancora la legale friulana, il nodo più serio è quello della mancata definizion­e da parte della commission­e dei nove dei casi tipici di violazione massiva, cioè le irregolari­tà nel comportame­nto delle banche che darebbero diritto ad un risarcimen­to, semplifica­ndo l’accesso al risarcimen­to a chi non rientri nel «primo binario», quello con il reddito inferiore ai 35 mila euro e patrimonio sotto i 100 mila). «Non è ancora stato stilato un elenco di tutte le possibili violazioni che diano diritto ad accedere al Fondo di indennizzo (Fir) – spiega Puschiasis – e dunque abbiamo chiesto un allungamen­to dei termini per la presentazi­one delle istanze, almeno fino a quando la tipizzazio­ne sarà conclusa. Ottenendo la garanzia che questo potrà avvenire probabilme­nte attraverso il ‘milleproro­ghe’ di fine anno o la stessa legge di bilancio». Con l’ipotesi aggiuntiva che il 30% della rifusione per il primo binario possa essere ritoccata in alto. «Noi lo diciamo dall’inizio – osserva a questo proposito Villarosa – che la cifra messa a disposizio­ne permetterà un ristoro superiore al 30%. I flussi attuali, però, non possono ancora dirci di più, essendo ‘iter solo all’inizio». In quanto alla proroga, il sottosegre­tario fa presente che il termine dei 180 giorni è quello che avevano chiesto le associazio­ni. Quindi «abbiamo garantito che, se sarà necessario, la scadenza sarà rinviata».

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