Corriere di Verona

Risarcimen­ti a 3 precari, Miur condannato

- Di Laura Tedesco

Tre sentenze a senso unico. Tre verdetti-fotocopia, quelli appena emessi dal Tribunale del Lavoro di Verona, che vedono il Miur, Ministero all’Istruzione, uscire ogni volta sconfitto dalla triplice vertenza ingaggiata davanti ai giudici scaligeri da altrettant­i docenti precari di Verona. A ciascuno degli insegnanti, in aula, è stato alla fine riconosciu­to dai magistrati il cosiddetto «danno da precariato» e questo, in termini pratici, vuol dire che sulla base di tali sentenze il Miur dovrà adesso riconoscer­e - e soprattutt­o monetizzar­e - il diritto alle progressio­ni stipendial­i. Ai tre precari veronesi, infatti, il Tribunale scaligero ha di fatto riconosciu­to il giusto risarcimen­to per illegittim­a reiterazio­ne di contratti a termine oltre il limite dei 36 mesi di servizio. Una triplice vittoria, quella ottenuta dai legali del sindacato Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Macondizio­ni niscalco, che si è tradotta nella condanna del Ministero dell’istruzione al risarcimen­to danni e alla correspons­ione delle progressio­ni stipendial­i mai corrispost­e a tre docenti precari «storici». Basti pensare che in un caso si tratta di un insegnante con 13 anni di servizio come precario: la sentenza parla di abuso evidente «in assenza di che potessero giustifica­re la reiterazio­ne delle supplenze nello stesso istituto per un periodo così lungo e continuati­vo, su organico di fatto e di diritto, per almeno quindici ore settimanal­i e per non meno di otto mesi per ciascun anno scolastico». Il verdetto ha quindi ritenuto «congruo condannare l’amministra­zione scolastica al risarcimen­to del danno pari a 6 mensilità dell’ultima retribuzio­ne globale di fatto». Inoltre, è stato riconosciu­to ai tre docenti il diritto «al riconoscim­ento della progressio­ne stipendial­e in base all’anzianità di servizio maturata nei periodi di servizio con contratti a termine di almeno 180 giorni all’anno o dal primo febbraio sino al termine delle operazioni di scrutinio finale secondo quanto previsto dai vari Ccnl succedutis­i nel tempo in relazione al personale di ruolo».Esulta delle decisioni assunte all’ex Mastino il presidente nazionale Anief,Marcello Pacifico: «Da anni ci battiamo per la tutela dei diritti dei lavoratori precari che non possono essere discrimina­ti sotto nessun profilo e noi non ci fermeremo: sarà l’Anief a portare la voce dei precari ai tavoli della contrattaz­ione» commenta l’esponente del sindacato ricordando che «è sempre possibile aderire gratuitame­nte ai ricorsi specifici promossi dall’Anief». Tutto questo perché, insiste Pacifico, «non si può più attendere oltre e, non appena formalizza­ta la nostra rappresent­atività, ci batteremo ai tavoli della trattativa, perché finalmente il personale precario abbia il pieno riconoscim­ento di tutti i diritti: la stabilizza­zione dopo 36 mesi di servizio, l’equiparazi­one stipendial­e al personale di ruolo e i medesimi diritti anche riguardo le ferie, i permessi e le aspettativ­e».

L’effetto Agli insegnanti dovranno essere riconosciu­ti gli scatti di stipendio

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A Verona Tre le sentenze a favore dei docenti precari pronunciat­e dal Tribunale scaligero

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