Catullo, spunta offerta da un fondo australiano
Gelo di Comune e Save: non vendiamo
Poco meno di mezzo miliardo per comprare l’aeroporto Catullo. Ma nessuno intende vendere quote. Alla vigilia della scadenza (domani) dei patti sociali, Gianni Dal Moro, deputato Pd, prende posizione sul duello in corso tra i soci pubblici (Aerogest) e quello privato (Save) affermando che «l’amministrazione Sboarina rimane assente, sotto scacco della Camera di Commercio e dei suoi soci». Secondo il parlamentare, chi sarebbe interessato c’è: «A Verona c’è già stata una manifestazione d’interesse del Fondo australiano First State, presentata ad alcuni soci, compreso il Comune. Il fondo australiano ha proposto investimenti per circa 425 milioni compreso l’acquisto del 75% della società, più investimenti effettivi per circa 350 milioni. Rispetto ai 65 milioni proposti da Save». Verona avrebbe risposto a quell’offerta più o meno con un «va bene, ma se volete comprare, trovate qualcuno che venda». In pratica, un invito a rivolgersi a Save. Ma da Venezia si risponde adesso con un «no, grazie: noi semmai compriamo». E di fronte a quei 425 milioni, fonti di Save fanno sapere che «se fosse vera questa notizia, sarebbe un’ulteriore riprova del grande lavoro svolto in questi anni, da quando siamo entrati in una società tecnicamente fallita, che oggi invece varrebbe questa cifra. In ogni caso – aggiungono i vertici veneziani - non siamo interessati a prendere parte a sterili polemiche, e se c’è qualcuno che vende, noi continueremo a comprare, come abbiamo sempre fatto e come stiamo facendo» .