La difesa a oltranza dell’infermiera «Mai fatto del male a quei piccoli»
(la.ted.)Prima ha ribadito di non aver mai sedato né il piccolo Tommaso, che il 20 marzo 2017 rischiò di morire per intossicazione da morfina, né altri neonati. Ma ieri mattina, durante la terza udienza consecutiva dedicata al suo interrogatorio-fiume, Federica Vecchini ha negato di aver mai commesso qualsiasi altra azione che potesse nuocere ai piccoli ricoverati al reparto di Terapia intensiva neonatale del Policlinico. In totale, l’infermiera sotto processo per lesioni gravissime ai danni di Tommaso si è sopposta a un esame in aula che ha superato le 5 ore, rispondendo alle domande poste dal pm Elvira Vitulli, dalle parti civili e anche dai suoi due difensori Massimo Martini e Stefano Zanini. Ieri Vecchini, in particolare, ha negato da parte sua qualsiasi forma di responsabilità riguardo agli altri casi sospetti emersi dopo il caso di Tommaso: in aula, l’infermiera ha ripetuto di non aver mai somministrato farmaci o altre sostanze ai piccoli di propria iniziativa, di non aver mai tagliato cateteri, di non aver inserito troppo a lungo i telini dei bimbi nel microonde. A dicembre si torna in aula con i testi della difesa.