Dai comitati quattro quesiti per stoppare il filobus «È obsoleto»
«Opera» sì, ma della discordia. E quello di ieri sarà ricordato come il lunedì dai tanti punti interrogativi. Tanti quanti ne pongono i comitati (sono oltre una ventina) sorti attorno alla calda questione del filobus. Sul progetto, anche gli Amici della Bicicletta di Fiab esprimono le loro perplessità e chiedono un incontro con il Comune: «Il progetto del filobus - ha dichiarato il presidente Giorgio Migliorini - taglia in alcuni punti la mobilità ciclistica: abbiamo redatto un documento di dettaglio in cui vengono elencate le criticità riscontrate e vengono avanzate considerazioni e proposte per una loro risoluzione. Siamo disponibili al dialogo; per questo chiediamo un incontro» A Palazzo Barbieri, si è tenuta l’audizione dei Comitati da parte dei capigruppo; a presiederla, il presidente del consiglio comunale Ciro Maschio. Quattro i quesiti su un’opera bollata all’unisono come obsoleta: la disponibilità a portare la questione della modifica della infrastruttura sul tavolo del ministero; la disponibilità alla richiesta di sospensione dei lavori per approfondire gli studi viabilistici e l’impatto del mezzo sui singoli quartieri; la disponibilità che le varianti richieste dai comitati e promesse da Amt (assente all’incontro) siano state effettivamente presentate dall’azienda al ministero; la disponibilità a verificare che non siano stati abbattuti alberi e che i nuovi ad alto fusto siano piantati nelle zone verdi interessate. A tutto ciò si aggiunge la richiesta dei commercianti di un fondo risarcimento per le attività colpite dal progetto. L’avvocato Pierluigi Fadel, ha evidenziato come due società su tre convolte nella realizzazione dell’opera siano nel frattempo fallite e chiesto lumi in merito. Federico Benini, capogruppo Pd, ha posto l’accento sull’esistenza di un dialogo aperto col Ministero per la modifica del mezzo; Flavio Tosi, ha invece sottolineato come «fermare l’opera sia poco probabile» e ha quindi sollecitato «un confronto tra Amt e i singoli comitati punto su punto». «Questo è solo un primo incontro- ha detto Maschio Il prossimo passo è la costituzione di un tavolo di lavoro tra capigruppo e portavoce dei comitati per portare la questione in consiglio comunale».