Tav attraverso Verona, un collegamento con il Quadrante Europa
Il progetto preliminare illustrato in consiglio comunale. Nuovo ponte sull’Adige
E’ iniziata ieri sera la discussione nel consiglio comunale di Verona sul progetto preliminare per la tratta cittadina dei supertreni Tav.
Nella delibera (che sarà approvata nella prossima seduta) è contenuta anche la richiesta ufficiale di trasformare l’attuale scalo merci (mezzo milione di metri quadri, tra Porta Nuova e Santa Lucia) in un grande parco urbano, il futuro Central Park. Il progetto preliminare è stato presentato dall’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala, e riguarda soprattutto il tratto di binari tra Porta Vescovo e Porta Nuova (ma anche di lì fino all’autostrada A22) per i supertreni ad Alta Velocità Alta Capacità.
La proposta è denominata «Nodo di Verona Est” e prevede anche la costruzione della nuova stazione di Verona Porta Nuova. In pratica, la futura stazione guarderà verso sud (e non verso piazza XXV Aprile, come ora) e sarà realizzata su di una striscia dell’area proprio dello scalo merci.
Tutto il resto di quell’area, com’è noto, sarà invece dismesso, e dovrebbe diventare appunto il Central Park, mentre il fascio di binari oggi esistente sarà spostato su di un nuovo fascio-merci in località «Cason» (a sud ovest di San Massimo). Quel nuovo scalo-merci avrà tre binari e sarà dotato di un’asta di manovra di 650 metri: proprio all’altezza di Cason, i trenimerci in arrivo da Milano devieranno in futuro verso Nord in direzione, appunto, del Quadrante Europa.
Dalla parte opposta della città, ad est di Porta Nuova, la nuova linea Tav prevede la costruzione anche di un nuovo ponte ferroviario, che affiancherà (con l’identica architettura) l’attuale Ponte della Ferrovia, tra lungadige Galtarossa e Basso Acquar. Il Comune chiede, in cambio del passaggio dei supertreni in città, un serie di opere compensative tra cui la realizzazione della rotatoria su Via Albere all’uscita della tangenziale nord (Strada T4-T9), un percorso ciclo-pedonale tra la Stazione di Porta Nuova e la Fiera, il rifacimento del sottopasso pedonale «Buso del Gato», il tunnel tra via Albere e via Mantovana ma soprattutto, appunto, la realizzazione, «nell’area ambito dello scalo merci di Porta Nuova, di un parco urbano da destinare a fruibilità pubblica, le cui dimensioni dovranno essere le piu` ampie possibili, tendendo possibilmente all’interezza di tale ambito».
E si tratta ovviamente del mille volte citato Central Park. Ieri sera il consiglio comunale ha dato via libera, senza opposizione da parte di alcuno, al programma di intervento per la riqualificazione urbana del quartiere di Veronetta, con il restauro e il riuso di palazzo Bocca Trezza, l’ex sede dell’Istituto Nani di via XX Settembre. La delibera consente di cambiare la destinazione d’uso dell’edificio, per farlo diventare sede di attività culturali ed associative, come previsto da tempo.
Polmone verde Nella delibera la richiesta ufficiale per il Central Park nell’area dell’ex scalo merci