Firmato l’accordo Università-Comune Al centro innovazione e sostenibilità
(l.a.) Integrare gli studi e le ricerche al massimo livello dell’università con l’azione concreta dell’amministrazione cittadina, e quindi con la vita di tutti i veronesi. Se ne parla da decenni, fin dai tempi del primo rettore universitario Hrayr Terzian, e proprio Terzian è stato citato dal rettore in carica, Pier Francesco Nocini, nell’illustrare l’accordo da lui firmato ieri con il sindaco Federico Sboarina proprio con questi obiettivi. Per la prima volta, le due istituzioni hanno sottoscritto un patto per migliorare la qualità di vita e la salute dei veronesi, per sviluppare innovazione, sostenibilità ed efficienza in più settori e per valorizzare il patrimonio Unesco, ma anche per promuovere insieme le eccellenze scaligere, attraverso percorsi turistici e convegni, e per migliorare l’inserimento degli studenti in città. Alla firma erano presenti anche l’assessore ai Fondi Ue e ai Rapporti con l’Unesco Francesca Toffali e, per l’Università, Diego Begalli, Nicoletta Zerman e Stefano Troiano.«È la prima tappa di un percorso molto concreto con importanti risvolti per la città, i cui primi beneficiari saranno i veronesi oltre che gli studenti», ha detto Sboarina. E secondo Nocini «finalmente l’università entra a pieno titolo nelle scelte decisionali della città, riducendo la burocrazia e aumentando la sinergia col territorio, proprio come avrebbe voluto Hrayr Terzian». Tra i primi obiettivi concreti, la valorizzazione di Veronetta e l’implementazione dei servizi per gli studenti, a partire dalle residenze.