Rifiuti interrati illegalmente in 4 Comuni della provincia
Rifiuti speciali pericolosi sotterrati illegalmente nei campi del sud est Veronese fino a sei metri di profondità, così da non poter essere rintracciabili. Alcuni di questi, erano lì da circa dieci anni. Li ha scoperti la polizia provinciale di Verona, che ha condotto le indagini coordinate dal sostituto procuratore Paolo Sachar, in collaborazione con il personale specializzato dei vigili del fuoco, gli agenti delle polizie locali e i tecnici dei quattro comuni interessati: Zevio, Minerbe, Bevilacqua e Boschi Sant’Anna. L’inchiesta è partita nell’ottobre del 2018, su segnalazione di alcuni cittadini che invitavano gli inquirenti a scavare in alcuni terreni privati. Grazie alle ruspe dei pompieri, sono stati dunque rinvenuti in otto campi, per una superficie totale di circa 6 mila metri quadrati, innumerevoli metri cubi di nylon, teli in plastica usati per le coltivazioni, tubazioni di plastica per l’irrigazione, materiale ferroso, contenitori fitofarmaci, fusti metallici rotti con residui di oli esausti, rottami metallici di veicoli ed elettrodomestici, pneumatici. In due terreni, i rifiuti avevano raggiunto la falda acquifera. Stando alle indagini, che sono ancora in corso, tutti i campi apparterrebbero ad un unico proprietario, che è al momento indagato per smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
Tutti i terreni sono stati posti sotto sequestro. I quattro Comuni interessati si sono già attivati e stanno procedendo con le ordinanze di bonifica dell’area. Nel frattempo, gli inquirenti lanciano un appello a tutti i cittadini per segnalare eventuali altri casi analoghi. È possibile contattare la polizia provinciale 0459288406 o inviare un whatsapp al 3351031071, oppure mandare una pec all’indirizzo polizia. pro vinci a.vr@pe cv eneto.it o una mail a centrale. operativa@ provi ncia.vr.it.
Lo «smaltimento» Otto campi nelle zone di Zevio, Minerbe, Bevilacqua e Boschi Sant’Anna