Chievo, con l’Empoli è 1-1 Meggiorini replica a Tutino
Al Castellani non basta la sesta rete di Meggiorini per battere l’Empoli Nono pareggio dei gialloblù, costretti a rimontare l’iniziale vantaggio dell’ex veronese Tutino
Il decollo? Attendere, prego. Finisse al 45’, EmpoliChievo sarebbe una partita «spam», di quelle da cestinare, in fretta. Al 90’, è un punto che sa d’amaro e di troppi sciupi. Uno a uno, al Castellani, e quota 30 in classifica, per un sesto posto che le partite di oggi e domani, nell’ottica gialloblù, andranno facilmente a pregiudicare. Tant’è: chi replica a Tutino è il bomber di famiglia, Meggiorini, sesto graffio stagionale su assist (l’unica cosa bella della sua serata) di Djordjevic.
Occhio alla statistica: è il nono pareggio, e nessuna delle prime dieci squadre di B bolla così tanti segni X come il Chievo. Del resto, lontano da Verona, il club della Diga non decolla (3 ko, 6 pari, 2 vittorie) e anche ad Empoli finisce per pagare quello che sembra un limite di personalità, o una tara, legata alle poche vie di mezzo tra navigati e giovani. Perché non bastano gli infortuni, tallone d’Achille fin da agosto, a spiegare come Cesar e soci non siano mai riusciti a vincere più di due partite di fila. Al Castellani, secondo turno del girone di ritorno di B, la partita è sporca, nervosa (9 ammoniti, Muzzi espulso per proteste) e a due facce.
Prima, c’è la bava alla bocca di Frattesi e compagni, quasi quella di un animale braccato, o comunque di chi non vince da quattro mesi e sempre da quattro mesi continua a subire almeno un gol: è il plot che dicevamo prima, fino all’intervallo, l’Empoli aiutato da un pressing clivense che non decolla mai, gasato dagli stantuffi Frattesi e Fiamozzi, quasi mai impensierito perché Meggiorini e Djordjevic, senza né Vignato né Giaccherini, sembrano isole.
Poi c’è il Chievo che si scuote. Trovando più equilibrio col 4-4-2 e Garritano largo a sinistra. Aumentando i giri della pressione sul portatore di palla. Salendo lungo il campo grazie alla tigna di Meggiorini. Se guardiamo alle conclusioni verso la porta, finisce 12 a 12. Finisce, soprattutto, con due brividi nel finale. Uno lo corre l’Empoli, su Ongenda: il francese, ex Psg, unico innesto fin qui del mercato, ha una biglia che più ghiotta non si può, ma spara alto davanti a Brignoli. L’altro lo corre Semper, su Ciciretti, che da fuori trova il palo.
Così, Meggiorini, alla fine: «Un pari fuori casa a Empoli non lo butti, però nella ripresa dovevamo chiuderla. Era una partita da vincere. Secondo me la squadra mentalmente c’è, gioca bene, la differenza sta nel tradurre le occasioni in gol: ne abbiamo avuto almeno due davvero clamorose. E sul vantaggio di Tutino purtroppo ci abbiamo messo del nostro». Adesso, per il Chievo, il derby col Venezia. Il decollo, quello continua a farsi attendere.