Corriere di Verona

Chievo, con l’Empoli è 1-1 Meggiorini replica a Tutino

Al Castellani non basta la sesta rete di Meggiorini per battere l’Empoli Nono pareggio dei gialloblù, costretti a rimontare l’iniziale vantaggio dell’ex veronese Tutino

- Di Matteo Sorio a pagina

Il decollo? Attendere, prego. Finisse al 45’, EmpoliChie­vo sarebbe una partita «spam», di quelle da cestinare, in fretta. Al 90’, è un punto che sa d’amaro e di troppi sciupi. Uno a uno, al Castellani, e quota 30 in classifica, per un sesto posto che le partite di oggi e domani, nell’ottica gialloblù, andranno facilmente a pregiudica­re. Tant’è: chi replica a Tutino è il bomber di famiglia, Meggiorini, sesto graffio stagionale su assist (l’unica cosa bella della sua serata) di Djordjevic.

Occhio alla statistica: è il nono pareggio, e nessuna delle prime dieci squadre di B bolla così tanti segni X come il Chievo. Del resto, lontano da Verona, il club della Diga non decolla (3 ko, 6 pari, 2 vittorie) e anche ad Empoli finisce per pagare quello che sembra un limite di personalit­à, o una tara, legata alle poche vie di mezzo tra navigati e giovani. Perché non bastano gli infortuni, tallone d’Achille fin da agosto, a spiegare come Cesar e soci non siano mai riusciti a vincere più di due partite di fila. Al Castellani, secondo turno del girone di ritorno di B, la partita è sporca, nervosa (9 ammoniti, Muzzi espulso per proteste) e a due facce.

Prima, c’è la bava alla bocca di Frattesi e compagni, quasi quella di un animale braccato, o comunque di chi non vince da quattro mesi e sempre da quattro mesi continua a subire almeno un gol: è il plot che dicevamo prima, fino all’intervallo, l’Empoli aiutato da un pressing clivense che non decolla mai, gasato dagli stantuffi Frattesi e Fiamozzi, quasi mai impensieri­to perché Meggiorini e Djordjevic, senza né Vignato né Giaccherin­i, sembrano isole.

Poi c’è il Chievo che si scuote. Trovando più equilibrio col 4-4-2 e Garritano largo a sinistra. Aumentando i giri della pressione sul portatore di palla. Salendo lungo il campo grazie alla tigna di Meggiorini. Se guardiamo alle conclusion­i verso la porta, finisce 12 a 12. Finisce, soprattutt­o, con due brividi nel finale. Uno lo corre l’Empoli, su Ongenda: il francese, ex Psg, unico innesto fin qui del mercato, ha una biglia che più ghiotta non si può, ma spara alto davanti a Brignoli. L’altro lo corre Semper, su Ciciretti, che da fuori trova il palo.

Così, Meggiorini, alla fine: «Un pari fuori casa a Empoli non lo butti, però nella ripresa dovevamo chiuderla. Era una partita da vincere. Secondo me la squadra mentalment­e c’è, gioca bene, la differenza sta nel tradurre le occasioni in gol: ne abbiamo avuto almeno due davvero clamorose. E sul vantaggio di Tutino purtroppo ci abbiamo messo del nostro». Adesso, per il Chievo, il derby col Venezia. Il decollo, quello continua a farsi attendere.

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Meggiorini in rete (LaPresse)
Bomber Meggiorini in rete (LaPresse)
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