Dopo 36 anni di galera è libero Manca ex luogotenente di Felice Maniero
«E’ una giornata stupenda», dice. E non nasconde che gli è scesa più di qualche lacrima. Ma il carattere sanguigno spunta fuori quando si arrabbia perché anche nell’ultima notte da «detenuto» i carabinieri sono passati un paio di volte a vedere se era in casa. «La prima alle 9.40 di sera, la seconda a mezzanotte e 40 - racconta Giampaolo Manca - ma io da mezzanotte e un minuto ero un uomo libero». Perché Manca, oggi 65enne, ex luogotenente di Felice Maniero e uno degli uomini di spicco della criminalità veneziana prima e della Mala del Brenta poi, da ieri ha finito di pagare il suo conto con la giustizia. Era stato arrestato l’ultima volta nel 1992 ed è rimasto in carcere fino al 2017, quando ha avuto i primi permessi e poi la semilibertà. Ma in tutta la sua vita, come ricorda sempre, ha passato dietro le sbarre 36 anni, otto mesi e due giorni, di cui 12 in isolamento.
Da giorni sul suo attivissimo profilo Facebook faceva il conto alla rovescia, lui che oggi si dichiara pentito e da un paio d’anni, con il consenso dei magistrati, gira l’Italia per dire ovunque che fare il criminale alla fine non paga. «Libertà sospirata», è sbottato ieri mattina, anche se in un altro post ha ribadito – in evidente contrapposizione a Maniero – che la sua pena se l’è fatta tutta, senza sconti: «Avrei potuto scappare dalle mie colpe, usando il modo più infamante: tradire, sarei stato scarcerato subito!! Ma ho scelto la strada della dignità». Una linea che qualcuno dei poliziotti e dei carabinieri che hanno indagato sulla Mala ancora gli rinfaccia, ma lui fa spallucce. «Io sto cercando di aiutare chi ha bisogno e per le mie parole sono anche stato minacciato di morte - continua - Avrei potuto vendere i miei libri e scappare, ma non l’ho fatto». Dopo «Dall’inferno e ritorno», il 15 marzo arriverà un nuovo libro, intitolato «Le mie carceri speciali», che lui stesso venderà direttamente, in polemica con il mondo editoriale. Quanto al film sulla sua vita, «le riprese inizieranno ad aprile o maggio». (a. zo.)