«De’ Longhi punta a ricavi per 4 miliardi»
«Affronto questo cambiamento con grande emozione ma anche con grande serenità». Sono le righe conclusive di una lettera che l’amministratore delegato di De’ Longhi, Fabio De’ Longhi, ha scritto ai dipendenti per comunicare l’arrivo, da maggio, come amministratore delegato di Massimo Garavaglia. Nome esterno alla famiglia e che per De’ Longhi segna una prima discontinuità in una linea di gestione familiare. L’ad rassicura: «Manterrò le attuali deleghe operative e il ruolo di vicepresidente». La scelta di affidarsi alla nuova figura manageriale è spiegata con l’intenzione di «rafforzare un team esecutivo che ha già dimostrato grande valore» e che punta «a raggiungere i 4 miliardi di fatturato» (nel 2018 ha chiuso a 2,033 miliardi). Per i sindacati si tratta di un’iniziativa per certi versi attesa ma mai comunicata direttamente. «Abbiamo già chiesto – dicono – un incontro per conoscere a fondo le ragioni». Oggi De’ Longhi impiega, fra Treviso e Carbonera, circa 1.100 addetti, 200 dei quali, tutti operai, con contratti di staff leasing.