Hellas, si rinnova il fronte offensivo Borini in pole per la sfida contro il Lecce
La squalifica di Zaccagni costringe Juric a cambiare un attacco prolifico
Cambiare, stavolta, non sarà soltanto una scelta, ma una necessità. Mattia Zaccagni è fuori per squalifica, dopo il cartellino giallo preso a Bologna, domenica, e quindi Ivan Juric varierà la linea offensiva dell’Hellas, nella partita con il Lecce. Nessun tipo di rivoluzione, sia chiaro, il tecnico del Verona proseguirà secondo l’impostazione che ha dato alla squadra fin dal ritiro estivo e che ha fruttato 26 punti dopo la prima giornata di ritorno, ma le modifiche sono d’obbligo, da valutare nelle ultime prove in programma al centro sportivo di Peschiera del Garda.
Soprattutto, c’è un fattore in più di cui tenere conto, affatto determinante: l’innesto di Fabio Borini. Il suo impatto con il Bologna è stato decisivo, e non soltanto per il gol che ha rimesso il conto della gara in parità. L’attaccante ha «spaccato» l’incontro, mettendo in crisi a ripetizione la difesa rossoblù e tenendo sotto scacco il pur prodigioso Skorupski. Ha dimostrato di essere in buonissima forma. D’altronde, al Milan non è stato quasi mai impiegato nel corso dell’annata (appena due presenze in avvio di campionato, poi soltanto panca e tribuna con la gestione Pioli e anche Giampaolo), ma si è sempre allenato al pieno della convinzione. Date queste premesse, l’idea che Borini sia titolare con il Lecce prende corpo, tanto più vista l’assenza di Zaccagni. Borini è più punta rispetto a Zac, nato centrocampista e via via plasmato da Juric per compiti da trequartista con totale licenza di inserimento in fase avanzata. Gli equilibri saranno ritoccati, non variati sul piano della sostanza.
Ci sono i numeri, inoltre, a testimoniare dell’ottimo momento che il Verona sta vivendo dal lato realizzativo. L’Hellas è andato a segno almeno una volta nelle ultime dieci partite, dall’1-0 firmato da Darko Lazovic a Parma all’1-1 del Dall’Ara, e per il Verona in Serie A il ritmo è già da record. A sbloccarsi, in questo periodo, sono stati tutti i giocatori offensivi: Eddie Salcedo, il primo, e poi Valerio Verre, Samuel Di Carmine, Giampaolo Pazzini, Mariusz Stepinski e lo stesso Zaccagni. Borini è il valore aggiunto per il reparto. Lui dal via col Lecce, quindi? La logica dice questo, anche quella dettata dall’adagio cui fa sempre ricorso Juric: «Chi segna gioca».
Poi, in realtà, l’uomo di Spalato ha derogato alla regola sia con il Genoa (out Pazzini e Stepinski, in rete a Ferrara) che, in parte, a Bologna (in panchina Verre, in gol con il Genoa). Ma, si sa, le eccezioni sono essenziale per consolidare il senso di una norma, mentre per il ruolo di riferimento avanzato è favorito Di Carmine, seguito da Pazzini e da Stepinski. La rifinitura renderà più chiare le opzioni per Juric. Che, però, ha già saputo sorprendere tutti. Occhio alle meraviglie del Croato.