«Animali da bar» Le disillusioni di vite disperate
Un bar in un quartiere periferico di una grande metropoli. Lo frequentano strani personaggi, così strani da sembrare un piccolo zoo umano. A fotografarlo è Carrozzeria Orfeo, in Animali da bar, una pièce con la drammaturgia di Gabriele Di Luca, che cura anche la regia con Alessandro Tedeschi e Massimiliano Setti. In scena Beatrice Schiros (Mirka), Alessandro Federico (Milo Cerruti), Massimiliano Setti (Colpo di Frusta), Pier Luigi Pasino (Sciacallo), Federico Vanni (Swarovski); la voce fuori campo è di Alessandro Haber. In programmazione stasera (ore 21) al Teatro di Villa dei Leoni di Mira (Venezia) per la stagione il Teatro fa centro. Tra i tavolini e il bancone del bar si aggirano un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina che sta affittando il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato. Sei animali notturni, delusi dalla vita, ma ancora impegnati a combattere per realizzare le proprie speranze. Prova tangibile del fallimento di una civiltà come quella occidentale incapace di ideali autentici e duraturi.