«La danza delle libellule» a Vicenza Gli incroci di amori, equivoci e ironia
«La danza delle libellule» è l’operetta del repertorio italiano più rappresentata all’estero. I due atti di Carlo Lombardo (con musiche di Franz Lehar) saranno portati in scena questo pomeriggio al teatro Comunale di Vicenza grazie alla Compagnia Teatro Musica Novecento (ore 16, informazioni www.tcvi.it). Nata nel 1922 come un riadattamento di una versione precedente, La danza delle libellule nelle mani del compositore-librettista napoletano Lombardo ha una nuova vita tanto da convincere Lehár a presentarla prima a Vienna, poi in vari paesi d’Europa e in America. La storia è quella conosciuta che vede protagoniste tre disinvolte fanciulle, le «libellule». Il ricco Piper si è appropriato del titolo di Duca e del castello di Nancy dove vuole mettere in scena una commedia da lui scritta per corteggiare la belle Elena, vedova Cliquot. In questa recita coinvolge i suoi amici Pommery e Gratin e le loro mogli Carlotta e Tutù. Al gruppo si aggiunge Bouquet Blum, attore disoccupato in cerca di un ingaggio. Tutto cambia però quando a sorpresa arriva al castello il cacciatore di frodo Carlo, che diventa l’oggetto di attenzione delle «libellule» Elena, Carlotta e Tutù. Sul podio Stefano Giaroli dirigerà l’Orchestra Teatro Musica Novecento, mentre le coreografie in scena saranno firmate da Salvatore Loritto e la regia da Alessandro Brachetti.