Corriere di Verona

Banditi arrestati in diretta, applausi ai poliziotti

Alle Poste di via del Pontiere scatta l’allarme e i due malviventi fuggono: ma all’esterno li aspettavan­o gli agenti

- Di Francesco Sergio

È durata solo pochi metri la fuga dei due malviventi che ieri, in pieno giorno, dopo aver rapinato l’ufficio postale di via Del Pontiere al civico 3E, hanno tentato di scappare con mille euro in contanti. Ad aspettarli accanto alla moto sulla quale erano arrivati, c’erano infatti gli agenti della squadra mobile.

È durata solo pochi metri la fuga dei due malviventi che ieri, in pieno giorno, dopo aver rapinato l’ufficio postale di via Del Pontiere al civico 3E, hanno tentato di scappare con mille euro in contanti. Ad aspettarli accanto alla moto sulla quale erano arrivati, c’erano infatti gli agenti della squadra mobile, che hanno provveduto a bloccarli arrestando­li in flagranza per rapina aggravata. Lo sventato furto da parte della polizia è stato accolto dagli applausi e dai ringraziam­enti delle molte persone che si trovavano in quel momento in zona. Secondo i primi accertamen­ti degli inquirenti, che stanno ora ricostruen­do la dinamica dei fatti, due uomini di cittadinan­za italiana sono entrati, intorno alle 12, nell’ufficio di Poste Italiane, a pochi passi da via Pallone, con addosso i caschi e brandendo due coltelli. Una volta all’interno, i rapinatori si sono quindi diretti verso uno degli sportelli, fra lo spavento degli otto dipendenti e dei circa 30 clienti, facendosi dare i contanti presenti, circa 1000 eul’allarme

ro. Hanno poi chiesto agli addetti che gli venisse aperta la cassaforte. Non hanno però fatto i conti col fatto che anche in quell’ufficio l’armadio blindato installato è dotato di un sistema di temporizza­zione. Decisi probabilme­nte a non uscire con un così magro bottino, hanno scelto di attendere l’apertura della cassaforte. Minuti preziosi che hanno permesso al

di scattare e alla polizia di arrivare sul posto per coglierli sul fatto e arrestarli.

La rapina di ieri segue a quella avvenuta a inizio gennaio, sempre in pieno giorno, all’ufficio postale di via Cristofoli, in quartiere Stadio. In quella circostanz­a, intorno alle 12.30, due malviventi erano entrati a volto coperto, con una pistola e un coltello, trafugando circa 2.300 euro. Erano poi usciti a piedi raggiungen­do una macchina station wagon e fuggendo in direzione di via San Marco, nel quartiere di Borgo Milano.

Intanto, Poste Italiane fa sapere che «la maggior parte dei 200 uffici postali di Verona e provincia è dotata di caveau o di struttura blindata con speciali casseforti con apertura temporizza­ta e sono attivi 432 sportelli dotati di RollerCash, particolar­i mezzi forti da sportello collegati alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti esclusivam­ente alla conclusion­e di un’operazione. L’effetto deterrente generato da tali accorgimen­ti ha contribuit­o notevolmen­te alla riduzione del numero di eventi criminosi degli ultimi anni. Inoltre – aggiunge l’azienda - in tutta la provincia sono presenti 125 impianti a circuito chiuso composti da 508 telecamere di videosorve­glianza. Questa infrastrut­tura di sicurezza ha consentito, nel 2019 e nei primi giorni del 2020, di sventare il 33% dei tentativi di furto negli Uffici Postali e Atm Postamat nella provincia di Verona».

La sicurezza

La maggior parte dei 200 uffici postali del Veronese ha caveau o cassaforti temporizza­te

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(Foto Sartori) Il cartello «Chiuso per rapina» appeso all’ufficio postale di via del Pontiere

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