Corriere di Verona

Test antidroga a scuola pronti a partire, si conta sull’effetto sorpresa

Partenza già dalla settimana prossima. Il modulo arriverà a casa solo il giorno prima

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Il primo test antidroga potrebbe già svolgersi la settimana prossima, in una scuola superiore della città. L’accordo c’è già, tra l’istituto e il dipartimen­to contro le dipendenze dell’Usl 9, si tratta solo di avere il via libera da parte dei genitori.

(d.o.) Il primo test antidroga potrebbe già svolgersi la settimana prossima, in una scuola superiore della città. L’accordo c’è già, tra l’istituto e il dipartimen­to contro le dipendenze dell’Usl 9, si tratta solo di avere il via libera da parte dei genitori e, trattandos­i della prima volta, si punta ad avere un consenso ampio e informato. Serve, però, anche l’effetto sorpresa, ecco perché il modulo da firmare a casa arriverà solamente il giorno prima. Sarà la prima iniziativa del genere in Italia ed è destinata a far discutere (le prime reazioni, del resto, sono già arrivate). Il direttore del dipartimen­to contro le dipendenze, Giovanni Serpelloni e la psicologa Giuliana Guadagnini, che coordina il progetto dei Cic (Centri informazio­ne e consulenza) hanno presentato i dettagli del protocollo ieri a palazzo Barbieri, davanti alla prima commission­e consigliar­e, competente in materia di sicurezza.

Come funzionerà? Il test sarà quello delle urine, in grado di rilevare dieci tipi di sostanze assunte nell’arco di dieci giorni, dalla cocaina, all’eroina, al Thc, il principio attivo della marijuana. Sarà rivolto principalm­ente ai minorenni, dietro consenso dei genitori e avrà il costo di 6,25 euro, a carico del progetto. «Saranno a campione — precisa Serpelloni — li effettuere­mo sul 35% dei volontari». E sarà garantito l’anonimato: «I risultati arriverann­o solo alle famiglie, non ne resterà altra traccia. Alla scuola verrà solo comunicato il numero di test risultati positivi - Serpelloni garantisce - Chiarament­e con tutta la riservatez­za, la sensibilit­à e profession­alità del caso» e sottolinea che lo scopo dell’iniziativa è quello di «anticipare le diagnosi e gli interventi in una fascia d’età in cui occorre agire in fretta».

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