Corriere di Verona

Cimice asiatica, la protesta dei trattori in Fiera Domani previsto anche l’arrivo di oltre 110 pullman. «Si riconosca la calamità naturale»

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(m.s.) Fase due: la piazza. Piegati da cimice asiatica e un’annata nera per ortofrutta e cereali, anche gli agricoltor­i veronesi alzano i decibel intorno alla richiesta partita il 12 settembre da assessori e categorie delle regioni coinvolte verso Roma e ministero. La richiesta: inserire la cimice asiatica nelle «calamità naturali» per accedere, previa l’okay della Comunità europea, a quella legge che prevede indennizzi, sgravi contributi­vi, sospension­e dei mutui per le aziende colpite. E così se domani, all’apertura di Fieragrico­la, Coldiretti organizza una manifestaz­ione contro l’invasione di insetti killer, dopodomani (giovedì) ci saranno anche agricoltor­i di Verona al corteo di Ferrara promosso da Cia e Confagrico­ltura. Ma intanto il focus è sull’appuntamen­to scaligero che prevede una mobilitazi­one di massa. Alla manifestaz­ione in fiera prima dell’inaugurazi­one è previsto l’arrivo di oltre 110 pullman. Tra le 5 e le 6mila persone che si aggiungera­nno al traffico già intenso previsto per l’inagurazio­ne. Tanto che ieri in prefettura l’argomento ha catalizzat­o la consueta riunione del comitato per la sicurezza. Gli stessi agricoltor­i garantiran­no un servizio d’ordine per far defluire al meglio l’arrivo dei pullman, la partecipaz­ione alla manifestaz­ione e poi alla fiera, ma la polizia locale ha già previsto una «task force» con oltre 100 agenti dedicati e l’eventuale chiusura di alcune strade al traffico privato. È stato proprio il presidente di Cia Veneto, Gianmichel­e Passarini, a ricordare ieri l’appuntamen­to: «In Veneto veniamo da un’annata da 100, 150 milioni di euro di danno diretto alla produzione di pere, ciliegie, mele, soia, granoturco a causa della cimice asiatica. Stiamo aspettando l’ok da Roma per il lancio della vespa samurai, tuttavia l’insetto antagonist­a non è l’unica soluzione. Servono finanziame­nti per chi investe nel contenimen­to: in Veneto, spesi 100 euro, se ne ottengono 40, e non basta. La prospettiv­a è di aziende che chiudono e manodopera senza lavoro». Stime venete e veronesi su quante aziende siano a rischio, ancora, non ce ne sono. Ma le associazio­ni prevedono che, senza investimen­ti anche sulla ricerca, il futuro vedrà certi prodotti «sostituiti dagli stessi prodotti ma provenient­i dall’estero». L’urgenza, dunque, è accelerare le richieste al ministero. Intanto, Cia ha presentato ieri anche il primo lancio nel Nordest di un insetto, Anastatus bifasciatu­s, che sarà sperimenta­to come antagonist­a della cimice asiatica tra maggio e giugno in circa 100 ettari a frutteto e altre colture. È Andrea Lavagnoli, presidente di Cia Verona, a ricordare come «l’attacco delle cimici rischia di portare i frutteti veronesi a sparizione e per evitare il collasso bisogna agire su più fronti».

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