Corriere di Verona

Libri, la rivincita della carta

E-commerce e bonus cultura trascinano il mercato In Veneto si vende il 10 per cento dei titoli di tutta Italia

- di Francesca Visentin

Il libro sta bene. Anzi benissimo. Le vendite crescono. E il Veneto è la regione d’Italia in cui si legge di più. Dopo anni di crisi, ora il libro di carta ha di nuovo spiccato il volo, seguito da e-book e audiolibri, che tengono. Dati sorprenden­ti, sviscerati da oggi al 31 gennaio a Venezia al seminario della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri. Alla Fondazione Giorgio Cini si riunirà l’editoria italiana e internazio­nale.

Manager dei principali gruppi, editori ed esperti in quattro giorni di incontri.

I dati di Messaggeri­e Libri che riguardano il periodo 20172019, delineano una profonda trasformaz­ione del mercato, con i libri di carta in crescita, soprattutt­o nel 2019. Nel Veneto si vendono il 10% dei libri di tutta Italia e le librerie hanno aumentato la domanda di titoli di oltre il 7%. Guardando il dato per provincia, Verona è al primo posto, seguita da Padova, Venezia, Treviso. Caso dell’anno Rovigo, che ha aumentato del 48% la richiesta di titoli.

I motivi della ripresa del libro di carta? «Grazie soprattutt­o all’e-commerce e al bonus cultura - spiega Alberto Ottieri, vicepresid­ente Messaggeri­e Libri - . Il bonus cultura ha fatto vendere libri per 50 milioni nel 2019 e ha avvicinato i 18enni alle librerie. L’e-commerce e quindi Internet, utilizzato dalle generazion­i giovani, ha portato a vendere più libri. In generale, la grande distribuzi­one è cresciuta, mentre hanno perso le piccole librerie indipenden­ti. Negli ultimi tre anni sono aumentati i titoli dei libri in commercio. Nelle vendite va bene non solo la narrativa, ma anche la saggistica divulgativ­a. Con l’e-commerce, in particolar­e, c’è una maggiore disponibil­ità di titoli proprio nella saggistica».

Per le nuove generazion­i l’approccio con il libro da acquistare su Internet è più naturale e immediato, ma questo diventa un boomerang per le librerie indipenden­ti, danneggiat­e proprio dalle vendite ecommerce.

«A parte le librerie storiche, radicate nel territorio, che sono competitiv­e anche con l’e-commerce, negli altri casi tramite Internet si trova più assortimen­to, convenienz­a e accessibil­ità», chiarisce Ottieri.

Achille Mauri, presidente della Scuola per Librai, dice: «Il mercato è decisament­e in trasformaz­ione. È vero che c’è stato un decremento di circa 200 librerie, ma il recupero delle grandi catene e dell’e-commerce ha fatto decollare le vendite. A fronte di tante chiusure di librerie, ci sono state varie aperture, connesse a un ampio giro di lettori. E attraverso i social le librerie riescono a diventare

A Venezia

Alla Fondazione Cini da oggi al 31 gennaio la scuola «Umberto ed Elisabetta Mauri»

punti di riferiment­o per quartieri, generi letterari o stile di lettura».

Alla Fondazione Giorgio Cini oggi il via al seminario della Scuola Librai Umberto e Elisabetta Mauri, con gli interventi di Chiara Valerio (Marsilio), Pier Luigi Celli e Gian Arturo Ferrari. L’obiettivo dei quattro giorni alla Cini è ridefinire la figura profession­ale del libraio: non basta essere persone preparate, abili commercian­ti o manager accorti, bisogna trasmetter­e la curiosità e la sensibilit­à verso la lettura. Domani, i temi trattati vanno dall’essere competitiv­i rispetto all’e-commerce, al valore economico aggiunto della libreria. Giovedì, il confronto su creatività e innovazion­e in libreria, tra nuovi consumator­i e nuove tecnologie.

Venerdì l’appuntamen­to sul tema «Le grandi sfide», curato da Achille Mauri e coordinato da Stefano Mauri e Giovanna Zucconi. Ci sarà poi la consegna del Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri alla libreria Rinascita di Ascoli Piceno. E la borsa di lavoro Nick Perren, su iniziativa di James Daunt ad Barnes & Noble, che andrà a Irene Quercioli della libreria Rinascita di Empoli. Seguirà l’intervento dello scrittore e antropolog­o indiano Amitav Ghosh su «Imparare dal passato: i libri e il loro futuro in un’epoca di catastrofe». www.scuolalibr­aiuem.it

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Pagine La Manica Lunga della Fondazione Giorgio Cini, sede della Biblioteca. A sinistra, Achille Mauri

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