Verona, l’anno record dell’interporto Quadrante Europa, oltre 14 mila treni e 28 milioni di tonnellate di merci
Un record storico. Lo segna l’Interporto «Quadrante Europa» di Verona, che nel 2019 ha registrato i numeri più alti di sempre nel traffico combinato, con 14.102 treni utilizzati (+566) sui 15.950 totali lavorati (+38). Il picco di treni totali rimane quello del 2017 (16.329), ma da allora si è registrato un decremento dei «treni auto» (-492 solo nell’ultimo anno), che dal 2018 vivono una crisi di settore generale. Crisi che paradossalmente ha favorito il Quadrante, spingendo molti operatori verso il suo core business, cioè il traffico intermodale.
L’interporto scaligero così si conferma il primo in Italia con 28 milioni di tonnellate di merci transitate, di cui 8 milioni via treno. L’80% dei traffici proviene e riparte per le destinazioni del nord Europa (Germania per il il 73,2%), transitando per il valico del Brennero. Il resto lo fanno le destinazioni minori, Olanda, Danimarca, Belgio e Francia. «Ma nel 2019 è aumentato anche il traffico interno» aggiunge Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai, l’ente partecipato da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Verona che controlla l’interporto scaligero. In effetti il traffico nazionale oggi si assesta sul 17,5%, «grazie a un lavoro di cattura di nuove tratte ferroviarie» aggiunge Gasparato. In particolare nel Sud Italia: «In questo modo si sono creati nuovi traffici merci prima non previsti, che dipendono anche dalla forte spinta degli operatori nazionali verso il traffico intermodale». Sono nove le imprese ferroviarie che nel 2019 hanno operato a Verona, acquisendo 194 tracce ferroviarie su base settimanale.
Gasparato, che ha presentato ieri i dati con il sindaco di Verona Federico Sboarina, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto e il vicepresidente della Camera di Commercio Andrea Prando, ha sottolineato che «l’interporto realizza questi numeri in un contesto tutt’altro che entusiasmante dell’economia europea». Anche Sboarina ha rimarcato «la soddisfazione e l’orgoglio nel vedere questi dati del trasporto combinato. Il volano economico di Verona sono proprio la logistica, l’intermodalità e un sistema infrastrutturale che funziona. Si conferma la vocazione internazionale di Verona, che è al centro dei due corridoi viari e ferroviari europei più importanti. Ma nel contempo serve anche guardare avanti, per intercettare i nuovi flussi intermodali quando sarà ultimato il tunnel di base del Brennero».
Anche Gasparato guarda in prospettiva: «La strategia del Quadrante Europa è investire per recitare un ruolo da leader tra i terminal intermodali europei e divenire anche il gateway dei porti italiani, raccogliendo merci da quest’ultimi e distribuendole in tutta Europa e viceversa. L’interporto non può ragionare come struttura a sé stante ma insieme al sistema dei trasporti locali e nazionali, ai porti e alla rete ferroviaria».