Mazzucco: immobili, occorre accelerare
All’indomani della conferma per altri quattro anni al vertice di Fondazione Cariverona, il professor Alessandro Mazzucco non nasconde la soddisfazione per l’elezione «all’unanimità» da parte del Consiglio generale. Sembrano dimenticate le polemiche della vigilia, alimentate da Fratelli d’Italia (che sul tema ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia Gualtieri), per quello che è stato definito un «blitz» da parte di Mazzucco stesso, con il voto sul presidente e sul nuovo consiglio di amministrazione a precedere il rinnovo di oltre metà dei membri del consiglio generale.
Presidente, la sua conferma non era in discussione. Eppure le modalità utilizzate per il rinnovo dei vertici hanno avvelenato il clima.
«Non tocca a me a dire se la mia conferma fosse o meno scontata. Di certo mi ha fatto molto piacere il voto unanime del consiglio generale, solidale con le politiche che abbiamo portato avanti in questi anni. Quanto alle procedure, tutto è stato fatto scrupolosamente a termini di statuto. Ma la delibera più importante in discussione non era il rinnovo del presidente né quella del Cda, ma l’approvazione del bilancio».
La Fondazione è oggi in equilibrio dal punto di vista finanziario?
«Sì. Abbiamo dovuto fare scelte non facili in questi anni. Abbiamo dovuto tagliare le erogazioni al territorio, ma allo stesso tempo abbiamo fatto fronte a molti impegni pregressi, riducendo significativamente il nostro debito. Sono finiti i tempi in cui le Fondazioni distribuivano soldi senza troppi pensieri; il nostro patrimonio deve essere gestito come quello di un risparmiatore comune, pensando in primis a generare reddito. Una grossa mano ce l’ha data il ritorno alla distribuzione di dividendi da parte di Unicredit, ma le partite aperte sono molte».
(Sul punto si inserisce anche il direttore generale, Giacomo Marino: la Fondazione, spiega, è «ampiamente sopra il budget» quest’anno, ed è passata in quattro anni da una differenza tra entrate/ uscite negativa di 32 milioni quattro anni fa ai 7 di oggi. «L’obiettivo - dice Marino - è riportare il cash flow in positivo»)
Una delle vostre sfide è, per l’appunto, far fruttare il vostro patrimonio immobiliare. A che punto siamo?
«Abbiamo iniziato vendendo alcuni immobili, altri che erano concessi in comodato gratuito abbiamo iniziato a metterli a reddito. Ora serve dare un’accelerata: o si riesce a valorizzare la struttura in modo che possa generare entrate, oppure si vende».
A Verona, sia la Fiera che l’aeroporto chiedono ai soci di finanziare l’aumento di capitale. Come vi comporterete?
«Nel caso della Fiera, abbiamo votato a favore. Ma la misura della nostra effettiva adesione dipenderà dalle garanzie che otterremo sul ritorno finanziario dell’investimento. Quanto all’aeroporto, siamo un po’ alla finestra; ma non vediamo una determinazione di intraprendere quel deciso cambiamento di rotta da noi auspicato».
Avete deciso quale posizione assumere in vista dell’assemblea dei soci di Cattolica per le modifiche dello statuto?
«Anche qui, stiamo a vedere, ci sono parecchie cose che vanno chiarite. Non abbiamo nascosto il nostro grave disagio per l’allontanamento di un amministratore delegato (Alberto Minali, ndr) che aveva rivoluzionato la redditività di Cattolica. Vediamo adesso quali soluzioni verranno prospettate per rimediare l’attuale fragilità della compagnia».
Il panorama finanziario ha subito un’accelerazione con il blitz di Intesa su Ubi. Cosa ne pensa?
«Siamo solo spettatori, per quanto interessati. Messina è un banchiere abile, capace di visione. Ma ora c’è tutta l’altra campana da far mettere d’accordo».
Quando finirà questo suo secondo mandato, tra quattro anni, come valuterà se è stato un successo?
«Se saremo riusciti a far generare ricchezza ai nostri immobili (il riferimento è in particolare ai palazzi del centro storico di Verona oggetto del piano Folin per la loro riconversione in strutture alberghiere e commerciali, ndr). Auspico una presa di coscienza dell’amministrazione a riguardo. In quel caso, sarà stato un successo pieno».