Ospedale Fracastoro, tecnologia per un miglior servizio ai pazienti
Tac d’avanguardia e nuova risonanza magnetica, spesi 2 milioni
Una nuova Tac e una nuova risonanza magnetica per un totale di oltre due milioni di euro. Tecnologia che sarà al servizio dell’ospedale Fracastoro di San Bonifacio. Ad ufficializzare l’acquisto, ieri, l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, con il direttore generale dell’Usl Scaligera, del Veneto, Manuela Lanzarin. Nel primo caso, si tratta di una tomografia computerizzata a minor «dosaggio radiante», vale a dire con meno radiazioni e più grande della precedente (che continua a rimanere in funzione), a «64 strati», ovvero in grado di offrire una diagnostica più precisa rispetto alla precedente, a 16, che continuerà a rimanere in funzione. «Migliorerà il servizio ai pazienti — spiega Francesca Fornasa, direttore dell’unità di Radiologia dell’ospedale Fracastoro — grazie a un dettaglio anatomico elevatissimo e una diagnosi più raffinata. Quanto alla nuova risonanza, che va a sostituire quella precedente oggi dismessa, si tratta di una macchina ad alto campo magnetico che, grazie all’elevata risoluzione spaziale, permette di eseguire esami migliori sia in termini qualitativi che quantitativi».Girardi ha annunciato l’imminente avvio dei lavori per il parcheggio, atteso da tempo. «Inizieremo ai primi di marzo inizieranno — assicura — mentre ad aprile inizierà la sostituzione dei posti letto con l’arrivo di quelli nuovi motorizzati, che garantiscono una migliore qualità di vita ai pazienti e molto attesi anche dal personale, permettendo loro di lavorare in maggiore sicurezza e di migliorare le prestazioni verso degenti». Per Lanzarin sono due le sfide a livello territoriale la carenza di medici («su cui la Regione si è attivata con diverse iniziative», ha precisato) e la rete di assistenza che poggerà sugli ospedali di comunità. «La provincia di Verona — la sua dichiarazione— ora ha un assetto definito grazie agli ospedali di Villafranca, Bussolengo, Legnago e San Bonifacio, che verrà riconfermato con il nuovo piano sociosanitario».