Corriere di Verona

Rogo alla Sev, il pm: «Nessun sistema antincendi­o»

Imputati legale rappresent­ante e manutentor­i

- La. Ted.

Lo spaventoso incendio di due anni fa alla Sev? L’allarme - sospetta la Procura - sarebbe scattato con 3 ore di ritardo. Dopo il rischio diossina (sventato)e l’allerta (rientrata) alla popolazion­e, il disastroso rogo alla ditta di smaltiment­o rifiuti con sede a Povegliano finì addirittur­a in Parlamento. Ci fu anche chi ipotizzò il dolo: per questo la magistratu­ra volle vederci chiaro e aprì subito un’inchiesta. E ora, per le fiamme divampate alle 5 del 15 aprile 2018, sono tre gli imputati che dovranno difendersi dal reato di incendio colposo, a partire da Marco Dusi, legale rappresent­ante di Sev srl, per «non aver assicurato un adeguato sistema antincendi­o».

Sotto accusa in concorso anche Paolo Borgo e Marco Toffalini, chiamati a rispondere della manutenzio­ne per «non aver provveduto alla verifica dell’attivazion­e del combinator­e telefonico/ponte radio e del suo funzioname­nto». Al punto che, a fronte di fiamme alte fino a sei metri «nessun sistema antincendi­o contrastav­a efficaceme­nte il fuoco» e «nessun segnale veniva trasmesso alla centrale operativa della ditta di vigilanza», facendo così scattare i soccorsi soltanto tre ore dopo, alle 8 del mattino, rendendo così proibitive le condizioni in cui vigili del fuoco si trovarono a fronteggia­re il rogo. In aula, nei confronti degli imputati, Legambient­e Verona chiederà di costituirs­i parte civile.

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Pericolo diossina Lo spaventoso rogo del 15 aprile 2018 nello stabilimen­to rifiuti

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