Borini e Pazzini ko Hellas, forse è l’ora di Stepinski
Il polacco è rientrato ed è in ballottaggio con Di Carmine. Ma salgono le quotazioni di Salcedo
Le possibilità che Fabio Borini e Giampaolo Pazzini rientrino in tempo per la partita di lunedì con la Sampdoria sono al minimo. In questo momento, le percentuali in merito si riducono allo zero, perché i due attaccanti sono sempre in fase di recupero dagli infortuni muscolari che hanno subito nelle scorse settimane, ma il tempo è ristretto e pensare che brucino le tappe per esserci al Ferraris è quantomeno ingenuo. Al più, Ivan Juric potrebbe convocare Borini per la trasferta di Genova, ma giusto per aggiungere un uomo in gruppo, non per impiegarlo, fosse pure per qualche minuto. Si dovrà attendere, per entrambi, la sfida al Napoli dell’8 marzo al Bentegodi: se i segnali di ripresa saranno più netti, allora potranno esserci. Per adesso, tuttavia, dall’ambiente dell’Hellas filtra prudenza e necessaria cautela. Non c’è intenzione di forzare una ripresa che, sia per Borini che per Pazzini, esige pazienza. L’auspicio che ha accompagnato gli scorsi giorni, ovvero che almeno uno dei due fosse disponibile per l’incrocio con la Samp, è caduto nel vuoto.
In avanti, dunque, si va verso un ballottaggio: Samuel Di Carmine o Mariusz Stepinski? Difficile «inventarsi» soluzioni diverse, dato che Matteo Pessina si abbasserà di qualche metro, lasciando il posto di trequartista per supplire, in mezzo al campo, all’assenza di Miguel Veloso, squalificato. Il tema resta invariato, quindi, rispetto a quello che era lo scenario che ha preceduto la partita con il Cagliari, poi rinviato per le vicende legate all’epidemia di coronavirus. Di Carmine, e ancor più Stepinski, ha avuto poco spazio nelle ultime giornate. Titolare con il Lecce, è rimasto fuori con Milan, Lazio e Juventus. Un affaticamento non gli ha permesso nemmeno di essere convocato per la trasferta della Dacia Arena con l’Udinese. Proprio a Udine si è rivisto, nel finale, Stepinski, che non giocava dall’ultimo scorcio della partita di Ferrara con la Spal. In quel caso, da subentrato, piazzò la botta che diede al Verona il 2-0, consentendo ai gialloblù di mettere in ghiaccio la vittoria. Sarà testa a testa con Di Carmine, ora, con una «matta» che rimane nel mazzo e che potrebbe sparigliare le carte: Eddie Salcedo, che sta accelerando sempre più in allenamento al centro sportivo di Peschiera del Garda. Per lui, che è genovese ed è cresciuto nel Genoa, quello con la Sampdoria è pur sempre un derby. E se fosse proprio Salcedo la mossa a sorpresa di Juric per mettere in crisi l’assetto difensivo della squadra di Claudio Ranieri? Presto per dirlo, ma se da Salcedo continuassero ad arrivare delle indicazioni favorevoli non c’è dubbio che la sua quotazione per una maglia (magari in corso d’opera) al Ferraris salirebbe di parecchio.