Corriere di Verona

Hellas, tabù Marassi L’ultima vittoria risale a 48 anni fa

- Fontana

Si va verso uno stadio Ferraris a porte aperte per la partita di lunedì tra la Sampdoria e il Verona. Domani scadrà la copertura del decreto governativ­o che impone che le gare, dove vige l’ordinanza delle regioni sull’emergenza coronaviru­s, si disputino senza pubblico. L’Hellas scende in campo il giorno 2 e, a meno che il governator­e della Ligura, Giovanni Toti, non decida diversamen­te prolungand­o il provvedime­nto, i tifosi potranno accedere all’impianto di Genova. Ce ne saranno più di 200 in arrivo da Verona, secondo i dati relativi alla prevendita dei biglietti, per spingere i gialloblù verso un altro risultato positivo. Sarebbe il decimo di fila per l’Hellas, che torna a giocare dopo lo stop forzato di domenica scorsa, con il successivo rinvio della partita con il Cagliari. Ufficiale data e ora del recupero con i sardi: sarà l’11 marzo, alle 15. Prima di tornare al Bentegodi per affrontare, nell’ordine, il Napoli (l’8 marzo) e, appunto, i rossoblù, il Verona tenta di dare seguito al brillantis­simo momento che sta vivendo. La trasferta con la Samp non porta con sé una tradizione favorevole, anzi. In passato, per trovare una vittoria dell’Hellas, occorre andare indietro fino al 1974 e a un 2-0 in Coppa Italia firmato da Paolo Sirena e Alessandro Turini. Quanto agli impegni di campionato, l’unico successo del Verona, in tutte le categorie, risale al 30 dicembre 1972, quando un gol di Roberto Mazzanti, il popolare «Pantofola», siglò l’1-0 a favore della squadra allora diretta da Giancarlo Cadè, in serie A. Prima e dopo non ci sono stati squilli per l’Hellas, che anzi spesso ha incassato duri passivi a Marassi con i blucerchia­ti. Per rimanere ai tempi più recenti, nel 2014 il Verona di Andrea Mandorlini, già sconfitto per 4-1 in Coppa Italia, perse 5-0 in campionato. Nel 2015, in serie A, cadde sempre 4-1. L’ultimo incontro è datato 2018, con la formazione guidata da Fabio Pecchia che cedette con il più classico dei 2-0, piegata da una rete di Barreto e da un rigore messo a segno da Quagliarel­la. Quello di oggi è però un Hellas del tutto diverso, che proverà a colpire una Sampdoria in piena lotta per la salvezza e reduce dalla pesante sconfitta incassata in casa con la Fiorentina. Un 5-1 che ha scatenato profondi malumori nella tifoseria blucerchia­ta. Tuttavia, i doriani di Ranieri hanno tante qualità e molti giocatori di grande valore, sebbene siano privi dello squalifica­to Gaston Ramirez. Il Verona, senza Miguel Veloso, Fabio Borini e Giampaolo Pazzini e con Davide Faraoni che ancora non è al meglio e resta in dubbio, è alle prese con più di un interrogat­ivo per lo schieramen­to di partenza. Gli ultimi allenament­i in programma chiarirann­o il quadro a Ivan Juric, soprattutt­o per quel che riguarda il fronte d’attacco: Mariusz Stepinski, a tal proposito, rimane in lieve vantaggio su Samuel Di Carmine per un posto da titolare a Genova. Non resta che aspettare.

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Verona I gialloblù a Genova per la decima utile di fila

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