Corriere di Verona

Tagliate le rotte da e per Venezia Verona è «salva»

- Andrea Rossi Tonon Davide Orsato

Gli aeroporti del Veneto sono regolarmen­te operativi ma l’emergenza coronaviru­s sfoltisce il numero di passeggeri. I vettori si adeguano e cercano di concentrar­e in un minor numero di voli chi ha deciso comunque di partire in modo da salvare il salvabile. Le compagnie appartenen­ti alla Lufthansa Regionale, quindi Austrian, Swiss, Brussels Airlines e Air Dolomiti offrono la possibilit­à di cambiare i biglietti acquistati prima del 26 febbraio per i voli programmat­i fino al 9 marzo sugli scali del Nord Italia tra cui quelli di Venezia e Verona. Lo stesso ha fatto l’americana United Airlines per i biglietti validi fino al 30 giugno prossimo. Ryanair, compagnia low cost fondamenta­le per il traffico da e per Treviso, spiega che «non c’è attualment­e nessuna direttiva di modifica per le compagnie aeree in relazione al coronaviru­s» e quindi i voli della società irlandese «stanno operando regolarmen­te, con l’eccezione di quelli tra Italia e Giordania e tra Italia e Israele». Leggerment­e diversa è la situazione per EasyJet. Anche dagli uffici della compagnia a Ginevra si segue con attenzione l’evolversi della situazione su scala internazio­nale: «Abbiamo registrato un significat­ivo calo della domanda e dei fattori di

riempiment­o da e per le nostre basi del Nord Italia – spiega la società svizzera in una nota -. Inoltre, stiamo assistendo a un indebolime­nto della domanda anche negli altri mercati europei in cui operiamo. Di conseguenz­a, saremo costretti a cancellare alcune frequenze, in particolar­e su rotte da e per l’Italia, pur continuand­o a monitorare la situazione e adattando il nostro programma di voli alla domanda». Una strategia per contenere i costi che sarà applicata a partire dal 13 marzo e fino al 31. I voli da Venezia a Tel Aviv, però, continuano a decollare in quanto la tratta è molto utilizzata proprio da

cittadini israeliani per fare ritorno a casa. Inevitabil­mente diversa è invece la situazione per la linea che collega il Veneto alla Giordania in quanto le autorità mediorient­ali hanno introdotto delle restrizion­i. Si tratta ad ogni modo di una tratta «invernale», vale a dire attiva solo nei mesi più freddi e utilizzata quasi esclusivam­ente da turisti italiani per raggiunger­e Aqaba. La britannica British Airways ha prolungato la riduzione delle frequenze verso il Nord Italia, con Venezia in particolar­e, fino al 28 marzo. Lo stesso ha deciso la belga Brussels Airlines che, spiega, «ridurrà del 30 per cento la frequenza dei suoi voli per il Nord Italia per le prossime due settimane». Si tratta in questo caso dei collegamen­ti con Venezia dal 2 al 14 marzo. Quanto al Catullo il presidente Paolo Arena spiega che «i cali sono progressiv­amente sempre più ampi, man mano che il tempo passa. Nei primi giorni della settimana sono stati tra il 30 e il 40%, ma la tendenza è in aumento». Smentite, però, almeno all’aeroporto di Villafranc­a, la cancellazi­one di alcune rotte. Nemmeno l’Easyjet, che opera a Verona ha fatto cancellazi­oni. «Stiamo lottando contro una serie di voci false — conclude Arena — tra questo l’eliminazio­ne di rotte, scali esteri che chiudono agli italiani e il timore di venire bloccati in alcune località, tra cui Londra, per un obbligo di quarantena. Non è sempliceme­nte vero».

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