Tagliate le rotte da e per Venezia Verona è «salva»
Gli aeroporti del Veneto sono regolarmente operativi ma l’emergenza coronavirus sfoltisce il numero di passeggeri. I vettori si adeguano e cercano di concentrare in un minor numero di voli chi ha deciso comunque di partire in modo da salvare il salvabile. Le compagnie appartenenti alla Lufthansa Regionale, quindi Austrian, Swiss, Brussels Airlines e Air Dolomiti offrono la possibilità di cambiare i biglietti acquistati prima del 26 febbraio per i voli programmati fino al 9 marzo sugli scali del Nord Italia tra cui quelli di Venezia e Verona. Lo stesso ha fatto l’americana United Airlines per i biglietti validi fino al 30 giugno prossimo. Ryanair, compagnia low cost fondamentale per il traffico da e per Treviso, spiega che «non c’è attualmente nessuna direttiva di modifica per le compagnie aeree in relazione al coronavirus» e quindi i voli della società irlandese «stanno operando regolarmente, con l’eccezione di quelli tra Italia e Giordania e tra Italia e Israele». Leggermente diversa è la situazione per EasyJet. Anche dagli uffici della compagnia a Ginevra si segue con attenzione l’evolversi della situazione su scala internazionale: «Abbiamo registrato un significativo calo della domanda e dei fattori di
riempimento da e per le nostre basi del Nord Italia – spiega la società svizzera in una nota -. Inoltre, stiamo assistendo a un indebolimento della domanda anche negli altri mercati europei in cui operiamo. Di conseguenza, saremo costretti a cancellare alcune frequenze, in particolare su rotte da e per l’Italia, pur continuando a monitorare la situazione e adattando il nostro programma di voli alla domanda». Una strategia per contenere i costi che sarà applicata a partire dal 13 marzo e fino al 31. I voli da Venezia a Tel Aviv, però, continuano a decollare in quanto la tratta è molto utilizzata proprio da
cittadini israeliani per fare ritorno a casa. Inevitabilmente diversa è invece la situazione per la linea che collega il Veneto alla Giordania in quanto le autorità mediorientali hanno introdotto delle restrizioni. Si tratta ad ogni modo di una tratta «invernale», vale a dire attiva solo nei mesi più freddi e utilizzata quasi esclusivamente da turisti italiani per raggiungere Aqaba. La britannica British Airways ha prolungato la riduzione delle frequenze verso il Nord Italia, con Venezia in particolare, fino al 28 marzo. Lo stesso ha deciso la belga Brussels Airlines che, spiega, «ridurrà del 30 per cento la frequenza dei suoi voli per il Nord Italia per le prossime due settimane». Si tratta in questo caso dei collegamenti con Venezia dal 2 al 14 marzo. Quanto al Catullo il presidente Paolo Arena spiega che «i cali sono progressivamente sempre più ampi, man mano che il tempo passa. Nei primi giorni della settimana sono stati tra il 30 e il 40%, ma la tendenza è in aumento». Smentite, però, almeno all’aeroporto di Villafranca, la cancellazione di alcune rotte. Nemmeno l’Easyjet, che opera a Verona ha fatto cancellazioni. «Stiamo lottando contro una serie di voci false — conclude Arena — tra questo l’eliminazione di rotte, scali esteri che chiudono agli italiani e il timore di venire bloccati in alcune località, tra cui Londra, per un obbligo di quarantena. Non è semplicemente vero».