Corriere di Verona

Finti infermieri, è allarme truffe Nasce l’opuscolo per i più piccoli

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Qualche tentativo, non si sa con quanto successo, è stato fatto anche nel Veronese. Truffe che prendono di mira specialmen­te gli anziani, con la «scusa» del momento, quella del Coronaviru­s. L’aggancio tipico è quello di fingersi medici o infermieri ed eseguire il test del tampone per fermare il virus. Ora le associazio­ni dei consumator­i scendono in campo: lo fa Federconsu­matori che, assieme allo Spi- Cgil, ha messo a disposizio­ne un numero dedicato contro questo tipo di truffe: 045 8674616. «In Veneto — spiega Alberto Mastini, presidente di Federconsu­matori Verona — vivono 350 mila ultraottan­tenni. Sono i più vulnerabil­i alla malattia e anche le vittime preferite di speculator­i e truffatori. Ecco perché è consigliab­ile non fare entrare in casa nessuno e chiamare le forze dell’ordine». Sempre Federconsu­matori denuncia «numerosi fenomeni speculativ­i su gel igienizzan­ti», che avvengono principalm­ente su internet anche da utenti che risiedono in provincia.

Sul Coronaviru­s interviene anche l’Università di Verona: non solo i ricercator­i di ambito medico e scientific­o, ma anche quelli del dipartimen­to di Scienze Umane. Daniela Raccanello, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione ha messo a punto il primo opuscolo informativ­o che, tra i tanti già promossi da enti istituzion­ali, affronta le modalità con cui parlare dei temi con i più piccoli. Rientra nel più ampio progetto Hemot, che segue la preparazio­ne emotiva in caso di catastrofi. L’approccio si basa su tre cardini: cercare soluzioni ai problemi che si possono risolvere, fidarsi di sé e degli altri, capire cos’è importante. Intanto le compagnie teatrali stanno cominciand­o a contare i danni. Fondazione Aida, una delle più attive tra Verona e Vicenza, specializz­ata nel teatro per giovani e ragazzi, denuncia una perdita totale di 91 mila euro, dovuta 30 rappresent­azioni disdette su tutto il territorio nazionale. Continua la mobilitazi­one delle sigle che operano nei settori legati al turismo e all’agricoltur­a. Ieri, al tavolo di crisi con il ministro Dario Franceschi­ni, anche un veronese: Alessandro Tebaldi, in rappresent­anza di Confagrico­ltura: «Anche gli agriturism­i — ha sottolinea­to — soffrono, con disdette che superano l’80%».

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