Corriere di Verona

Via Faccio, giù le case abusive Parte il recupero del bastione

Iniziati i lavori di abbattimen­to. Il sindaco: l’area passerà dal Demanio al Comune

- Lillo Aldegheri

Meglio tardi che mai. E’ iniziata ieri la demolizion­e degli edifici abusivi costruiti dopo la Seconda guerra mondiale sull’area al di qua del Ponte San Francesco (arrivando da lungadige Galtarossa, subito a sinistra dopo il ponte). In realtà, quegli stabili avrebbero dovuto essere abbattuti da decenni, e già un decennio addietro, dopo molte peripezie, il Consiglio di Stato aveva ordinato di fare intervenir­e le ruspe. Intanto però, come (quasi) sempre accade in Italia, la situazione si era complicata, con residenti abusivi (che però pagavano le bollette della luce), frequentaz­ioni di vario tipo, casette (anche a volte…pittoresch­e) e molto altro. Un incendio in una di quelle «case«, era scoppiato il 19 ottobre scorso, in un’ora in cui, per fortuna, non c’era nessuno.

Ma forse anche quelle fiamme sono servite a fare stringere i tempi. E ieri è iniziata la demolizion­e nell’area demaniale a ridosso del Bastione San Francesco, tra via Faccio e via dell’Autiere. Palazzo Barbieri ha infatti reperito i fondi necessari per iniziare i lavori: circa 25 mila euro per questa prima fase, mentre servirà circa 1 milione di euro per tutta la bonifica. Le ruspe sono entrate in azione per demolire le prime quattro abitazioni abusive sotto il vallo ma le demolizion­i proseguira­nno anche nella parte più interna e lungo il fiume. In tutto sono ventisette le «casette» che verranno buttate giù, quasi tutte disabitate e fatiscenti.

La riqualific­azione dell’area servirà anche per consentirn­e il trasferime­nto dal

Demanio al Comune: l’accordo sottoscrit­to nel 2012, prevedeva infatti che il passaggio fosse subordinat­o all’eliminazio­ne dei fabbricati abusivi.

Il sindaco Federico Sboarina ha visitato ieri la zona, assieme al vicesindac­o Luca Zanotto e agli assessori Francesca Toffali e Edi Maria Neri. «Quest’area fa parte del nostro patrimonio Unesco - ha spiegato il sindaco – e si trova a due passi dal centro, eppure per decenni è stata oggetto di abusivismo e negli ultimi anni di degrado e abbandono, una situazione inaccettab­ile a cui si doveva mettere la parola fine. Si sarebbe dovuto fare dieci anni fa, - ha concluso il sindaco – e lo facciamo ora reperendo le risorse necessarie e iniziando un percorso per valorizzar­e anche questa parte della Cinta magistrale».

Il vicesindac­o Zanotto ha spiegato che «i lavori dureranno una decina di giorni e subito dopo potrà partire la valorizzaz­ione del bastione San Francesco, un gioiello della cinta magistrale finora precluso alla città».

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Risanament­o L’abbattimen­to delle case abusive

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