«Picchiata sotto gli occhi dei figli» Condannato il marito «padrone»
Il capofamiglia violento dovrà scontare 2 anni e 4 mesi di cella
Un’inferno in casa. Sfocia in una pesante sentenza di condanna l’ennesima storia di violenza domestica finita ieri davanti al giudice. Una vicenda, in questo caso, tutta italiana visto che il presunto capofamiglia «violento» risulta originario di Napoli mentre la vittima, la sua ormai ex moglie, è veronese. Due anni e quattro mesi di reclusione l’ammontare condanna per maltrattamenti pronunciata dal giudice Giuliana Franciosi al termine del rito abbreviato. Significa che l’imputato ha potuto usufruire, grazie a tale scelta procedurale, dello «sconto» di un terzo rispetto alla pena complessiva. Rischiava quindi una condanna ancora più gravosa per le accuse di cui è stato ritenuto responsabile, a particolare dalle «continue e ripetute offese e percosse» a cui stando alla ricostruzione delineata dalla Procura a conclusione delle indagini preliminari - avrebbe sottoposto la consorte con cadenza «pressoché quotidiana» e sotto gli occhi scioccati e sconvolti dei figlioletti della coppia. Per non parlare poi dei presunti «calci, pugni e minacce di morte» attuati nei confronti dell’ex moglie: un’escalation di maltrattamenti interrotti nel gennaio 2019 quando, dopo la denuncia della vittima, scattò oltre all’inchiesta anche l’allontamento dal tetto familiare per il presunto marito «padrone».