Ricavi Geox a 806 milioni Impatto virus
Ricavi e utile netto ancora in discesa per Geox, che nel corso dell’anno andrà a chiudere 80 fra i negozi meno profittevoli della rete di distribuzione. I numeri approvati ieri dal Consiglio di amministrazione, che saranno sottoposti al voto degli azionisti il 22 aprile, rilevano un ripiegamento del business in tutte le aree geografiche ma un segno positivo (+25%) dal canale online diretto, ancora marginale rispetto ai tradizionali. In generale, il fatturato 2019 è stato pari a 805,9 milioni (-2,6%) e il risultato netto è sceso in area negativa per 10,6 milioni. «Oltre a tensioni socio-politiche in importanti mercati come Francia e Hong Kong, e a rilevanti cambiamenti nei rapporti in Europa dovuti alla Brexit – ha detto il nuovo amministratore delegato, Livio Libralesso – l’intero settore ha dovuto far fronte al profondo e continuo cambiamento delle abitudini d’acquisto, sempre più digitali».
In più c’è l’effetto del Coronavirus, che sta minando la buona partenza di inizio anno. «Le recenti evoluzioni legate alla diffusione del Covid-19 stanno impattando il traffico e le vendite dei negozi, soprattutto in quei Paesi più interessati dalla diffusione del contagio. La chiusura di scuole, uffici governativi, esercizi commerciali e l’abolizione di eventi sportivi e di intrattenimento – aggiunge l’Ad sta comportando una drastica riduzione della mobilità delle persone, del turismo domestico e internazionale e della propensione all’acquisto dei consumatori. Gli impatti sono molto importanti in termini di riduzione di traffico e di vendite sia nei centri commerciali che nelle vie dello shopping internazionale». Limitando l’osservazione al nostro Paese, nella scorsa settimana le vendite comparabili sono state inferiori del 44% rispetto allo scorso anno, neutralizzando la ripresa registrata nelle otto settimane precedenti. In Europa la flessione è stata analoga nei tempi ma più contenuta (-20%) rispetto a quella registrata in Italia, dove il business di Geox vale il 29% del totale.
Ieri sono stati divulgati anche i conti 2019 della quotata Carel di Brugine (impianti di condizionamento e refrigerazione). I numeri essenziali dicono di ricavi consolidati per 327,4 milioni di euro, in crescita del 16,8%, e un Ebitda consolidato di 63,1 milioni (+34,4% rispetto al 2018; il risultato netto è stato di 35 milioni (+14,2%). Ai soci verrà proposto un dividendo di 0,12 euro per azione, in crescita del 20% rispetto all’anno scorso. Francesco Nalini, Ad del gruppo, ha sottolineato: «I risultati sono ancora più significativi se letti alla luce di uno scenario macroeconomico non favorevole, caratterizzato da un rallentamento dell’economia europea e dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina».
Il gruppo Carel Fatturato e utile, la crescita è in doppia cifra Proposto agli azionisti un dividendo di 0,12 euro (+20% sul 2018)