Corriere di Verona

Hellas, ko prima dello stop: incognita sulla ripresa

A Genova i gialloblù rovesciati dalla doppietta di Quagliarel­la Malagò blocca lo sport fino al 3 aprile, c’è il decreto del governo Oggi Consiglio straordina­rio Figc, rimane il nodo dei calendari

- Fontana

Si ferma tutto lo sport, in Italia, compresa la serie A di calcio. E così anche il Verona, dunque, a fronte di quanto stabilito ieri nella riunione d’urgenza convocata a Roma dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che si è confrontat­o con i rappresent­anti di tutte le federazion­i.

Oggi il Consiglio straordina­rio della Figc non potrà che ribadire quanto è stato deciso, mentre il Governo ha approntato un decreto d’urgenza per dare effettivit­à di legge alla decisione. Niente partita con il Napoli venerdì al Bentegodi, quindi, per il Verona, e niente più gare fino, perlomeno, al 3 aprile, data fissata come termine per lo stop, per ora. L’Hellas saluta, per adesso, e lo fa dopo aver perso per 2-1 con la Sampdoria, domenica. I timori che aleggiavan­o alla vigilia sono diventati concreti: il Verona ha ceduto a al termine di una partita dal doppio volto: gialloblù in linea con il proprio straordina­rio campionato per un tempo, il primo, chiuso in vantaggio per 1-0. Poi, un calo improvviso, la squadra che poco per volta si abbassa e che deve rammaricar­si per le tante occasioni mancate per mettere al sicuro il risultato.

La Samp si è affidata a un lupo di mare come Fabio Quagliarel­la, a segno con le due reti (la seconda su rigore) che hanno rovesciato il conto. La ruggine delle settimane di sosta forzata per l’emergenza coronaviru­s è parsa farsi sentire, insieme al peso di assenze di rilievo. Con Miguel Veloso squalifica­to e Fabio Borini e Davide Faraoni infortunat­o, a restare fuori, rimanendo in panchina, è stato Max Kumbulla, alle prese con un risentimen­to muscolare. Finisce così la serie utile del Verona, cominciata lo scorso 15 dicembre con il 3-3 con il Torino: nove gare senza sconfitte per l’Hellas. Se ne riparlerà, quando ci sarà, alla ripresa del campionato. Ivan Juric, dopo la partita con la Sampdoria, aveva parlato con nettezza di quanto sta accadendo e del continuo rimpallo di responsabi­lità sul rinvio delle partite cui stavano assistendo giocatori, staff e, ancor di più, i tifosi, con gli scambi di accuse tra il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, e la Lega di serie A, presieduta da Paolo Dal Pino, con sullo sfondo l’Aic guidata da Damiano Tommasi e la Figc. «Ci sono tante contraddiz­ioni. Per me va bene tutto, l’importante è che ci sia coerenza, che decidano con serenità che cosa è importante e cosa è meno importante. Così com’è adesso c’è grande incoerenza. È una situazione ridicola».

Queste le dichiarazi­oni di Juric, che intanto aveva diretto la ripresa degli allenament­i dell’Hellas, ieri per preparare l’incontro con il Napoli. Se il calcio non si fosse fermato, il Verona avrebbe giocato tre partite in dieci giorni. Dopo venerdì, in campo mercoledì 18, sempre in casa, per il recupero col Cagliari, e domenica 22 a Reggio per la gara con il Sassuolo. Tutto questo, però, è stato cancellato. Se la Uefa decidesse di spostare l’Europeo, le partite potrebbero essere giocate anche a giugno. Al momento, l’Hellas è, con tutte le altre squadre sull’intero territorio nazionale, tra color che son sospesi.

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 ??  ?? Al Ferraris Il primo gol di Fabio Quagliarel­la per l’1-1, poi il rigore per la vittoria della Samp
Al Ferraris Il primo gol di Fabio Quagliarel­la per l’1-1, poi il rigore per la vittoria della Samp

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