Corriere di Verona

In centro chiudono bar, ristoranti e hotel «Scelta inevitabil­e»

Via alla grande serrata, Perbellini (coop Albergator­i ): «Fino al 3 aprile non ci saranno evoluzioni positive» Abbassano le serrande anche i bar

- di Matteo Sorio

lare di Ristorante Maffei, Amo Bistrot, Oblò e Saos, locali che «rimarranno chiusi probabilme­nte fino al 3 aprile», ultimo giorno di validità del nuovo decreto. La decisione di abbassare la serranda «come minimo fino a giovedì, forse anche due settimane», Barbara Bertanza, titolare dell’Osteria Alla Torre di Piazza Erbe, l’ha presa due giorni fa: «Tenere aperto qui fatturando 20 euro al giorno non ha senso, poi in Erbe i ragazzi si ammassano e non capiscono che ci sono nuove regole da rispettare». Vedi le già citate regole sulla distanza di sicurezza alla base dello stand-by deciso dal «Duchi Cafè» di Corso Portoni

Semidesert­a In piazza Bra ieri, tra i pochi passanti c’è chi indossa la mascherina

Borsari. Il grosso problema, nota Simone Vesentini, portavoce dei Ristoranti Tipici di Verona, è che «il turismo è morto dall’oggi al domani. L’ultimo target sono i veronesi, i più giovani che fino alle 20 non intercetti e quelli più anziani, come a inizio anni Duemila. Ora servono gli strumenti per chiudere, se serve, ossia aiuti su cassa integrazio­ne, fidi, mutui». Quegli aiuti di cui avrebbero bisogno anche gli albergator­i. Già otto strutture hanno messo i dipendenti in ferie: hotel Bologna, Aurora, Trento, Trieste, Verona, Giulietta & Romeo, Montresor, Armando. Spiega Biagio Leo, titolare dell’hotel Bologna: «Gli alberghi sono vuoti per il 98, 99 per cento. Cerchiamo di salvarci così, in attesa di notizie circa la possibilit­à della cassa integrazio­ne. Qui al “Bologna” stiamo fermi sino al 31 marzo. L’orizzonte? Su maggio e giugno non c’è movimento: tutti aspettano per decidere se venire a Verona per l’opera o il Vinitaly». Racconta Francesca

Cecchini, hotel Trento: «Noi lavoriamo molto con i gruppi, tutto cancellato». Ecco Enrico Perbellini, titolare dell’Hotel Verona e presidente della Cooperativ­a Albergator­i Veronesi: «Si chiude fino al 3 aprile perché fino ad allora non ci saranno evoluzioni positive, chi rimane aperto guarda già a cassa integrazio­ne o fondo d’integrazio­ne salariale». Presidente degli albergator­i di Confcommer­cio, Giulio Cavara conferma: «Finché non ci sarà un’inversione di tendenza chiudo anch’io». Sulla stessa barca i locatori turistici. Presidente dell’associazio­ne che li rappresent­a, Edoardo Nestori testimonia che «molti sono disperati». E nel mondo del commercio la musica non sembra migliore: «Le chiusure temporanee — sottolinea­vano ieri dalla Corporazio­ne Esercenti del Centro Storico — sono una soluzione cui stanno pensando anche tanti negozi».

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