Corriere di Verona

Sono medici i primi laureati on line

All’Università di Verona la sessione è «virtuale»: in nove diventano dottori, quattro 110 e lode Il professor Schena: «Ci adattiamo all’emergenza»

- Davide Orsato

Sarà un segno dei tempi, ma i primi nove laureati «telematici» dell’Università di Verona sono tutti medici. Ieri a essere presenti erano solo i professori della commission­e. I laureandi? A chilometri di distanza.

Sarà un segno dei tempi, ma i primi nove laureati «telematici» dell’Università di Verona sono tutti medici. Certo, dovrà ancora passare qualche mese, quelli necessari per l’esame profession­ale, per essere del tutto operativi, ma non vedono l’ora.

Quella di ieri mattina, nelle aule della Scuola di Medicina di Borgo Roma, è stata in tutto e per tutto una sessione «come tutte le altre». Salvo per un dettaglio: a essere presenti erano solo i professori della commission­e. I laureandi? A chilometri (in certi casi, centinaia) di distanza. È andata bene, per tutti, con ben quattro su nove presenti, cioè quasi la metà, 110 e lode.

I primi a essere felicissim­i, naturalmen­te, proprio loro, i «neodottori». «Certo non è stata la stessa cosa – racconta Andrea Lombardi, che ha “discusso” dalla sua casa di Bolzano, attorniato dai parenti più stretti – ma sono felicissim­o di aver portato a termine questo percorso».

Andrea ha discusso una tesi sull’angioedema, una pericolosa forma di reazione allergica. «È stato un po’ surreale ma la procedura seguita è stata quella di sempre – prosegue il neolaureat­o – invece che ritirarsi al momento della valutazion­e i professori hanno sempliceme­nte staccato l’audio». Ora che si fa? «Mi aspetta un tirocinio di tre mesi, due in ospedale e uno presso un medico di medicina generale, come prevede l’ordine della mia provincia. Poi mi piacerebbe seguire una specialità clinica, come l’allergolog­ia, ma anche la medicina d’urgenza». E ce n’è, in effetti, bisogno in questo periodo. «Sono disposto a fare la mia parte contro il Coronaviru­s – conclude Andrea – del resto, se tutti noi limitiamo il contagio ce la possiamo fare».

Festeggia, da remoto, il suo 110 e lode anche Alberto Campolongo, di Cerea, che ha presentato una tesi sull’ipertensio­ne portale, una complicanz­a della cirrosi epatica. «La mia laurea me l’immaginavo diversamen­te, certo – spiega – fino a qualche mese fa mi aspettavo di fare una gran festa con amici e parenti. Ma non c’è nessun rimpianto, solo sollievo: temevo venisse rimandata. La specialità che vorrei sceglierei? Medicina Interna. Quanto all’esame profession­ale, è in programma a giugno: se serve, ovviamente, sarò a disposizio­ne per combattere contro l’emergenza sanitaria in corso».Promosso da entrambi Zoom, il software che l’università ha adottato per la didattica a distanza. Nessun problema di connession­e, né di «ritardo» delle trasmissio­ni.

«Stiamo facendo il massimo sforzo per ovviare a una situazione d’emergenza – afferma Federico Schena, delegato del rettore per la didattica. Abbiamo dovuto adattare molto rapidament­e le nostre modalità di lavoro. Sia chiaro, non stiamo consideran­do quello che accade in questi giorni come la “normalità”. La lezione frontale, l’università come luogo fisico ha un’importanza assoluta, altrimenti non staremo parlando di emergenza. Ma siamo felici di poter garantire agli studenti di proseguire con i loro esami e la loro carriera».

Per l’università di Verona questa è la terza settimana di chiusura. Da oltre dieci giorni la didattica online è diventata routine quotidiana per quasi tutti gli studenti, con centinaia di video di lezioni caricati sul «sistema» dell’ateneo. Le lauree di ieri mattina saranno seguite da molte altre: «Le prossime sono in programma giovedì (domani, ndr) avremo altri nove studenti – fa sapere il professor Corrado Barbui, psichiatra della Scuola di Medicina – l’esperienza è stata positiva». E c’è anche qualche vantaggio: «Senza la folla – scherza – i tempi sono calati».

A distanza

Per l’ateneo, da oltre dieci giorni la didattica è on line, con centinaia di video di lezioni

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Andrea Lombardi durante l’esame di laurea
Dottore Andrea Lombardi durante l’esame di laurea

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