Controlli a tappeto e denunce
Controlli a tappeto su tutto il territorio provinciale da parte delle forze dell’ordine per far rispettare le disposizioni del Decreto 9 marzo emanato dal governo Conte per il contenimento del diffondersi del virus.
Videoconferenze a catena tra i vertici delle istituzioni scaligere, soprattutto per chiarire (con casi specifici veronesi) le direttive arrivate l’altra sera dal governo. Il sindaco Federico Sboarina, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto e gli altri 97 sindaci veronesi ne hanno discusso con il prefetto Donato Cafagna e il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi. Punto di partenza, l’invito chiarissimo ad evitare tutti gli spostamenti non legati al lavoro (solo sul tragitto casa-lavoro, tenendo in tasca l’apposito modulo di autocertificazione) o per gravi necessità (ossia se, restando a casa, si rischia un danno grave per sé o per altri, danni da spiegare sullo stesso modulo) o per ragioni di salute (visite o esami medici urgenti, ma assolutamente non per sintomi influenzali, caso in cui va chiamato il medico di famiglia, oppure i numeri Ulss 9 Scaligera: 800 46 23 40, 800 93 66 66, 1500, oppure, in casi di urgenza, il 112 o il 118).Possono invece circolare liberamente merci e generi alimentari.I mercati di quartiere potranno svolgersi nei giorni infrasettimanali: molto in dubbio invece quell odel sabato allo Stadio (che potrebbe provocare eccessive concentrazioni), tema su cui è stato inviato un quesito al ministero.Cosa si può fare fuori casa? Ginnastica, footing o camminate sono possibili ma evitando le concentrazioni (come è accaduto nello scorso weekend sui bastioni) e tenendosi a distanza di un metro dagli altri (cosa che non è accaduta domenica sul lago). È consentita la consegna a domicilio di cibi e bevande tra le 18 e le 6, ma chi effettua la consegna deve evitare contatti personali ravvicinati.«Il messaggio è chiaro, bisogna stare a casa il più possibile», ha sottolineato Sboarina. I controlli su spostamenti e assembramenti sono già attivi da ieri, coordinati dal prefetto, ma punteranno soprattutto ad informare tutti sull’applicazione corretta del decreto. Scalzotto ha istituito un tavolo ristretto composto dai sindaci di Verona, Grezzana, Brenzone, Ferrara di Monte Baldo, Villafranca, Minerbe, Buttapietra, «per condividere richieste e proposte – ha detto Scalzotto - mentre restano da definire alcune cose pratiche, come viste le limitazioni agli spostamenti, se le persone possono andare dal parrucchiere o al centro estetico , così come l’attività motoria all’aperto, che non è vietata ma che per i prossimi venti giorni sconsigliamo». Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il consigliere Tommaso Ferrari ha infine ringraziato il sindaco per avere «accolto l’appello e ordinato di rimuovere le pubblicità che invitavano i cittadini ad andare in centro» utilizzando i parcheggi gratuiti.