Corriere di Verona

Agenti aggrediti, Malacarne chiuso un mese

Provvedime­nto del questore dopo i fatti di venerdì notte in via San Vitale. Sigilli al circolo per 30 giorni

- Francesco Sergio

Dopo l’aggression­e da parte di una trentina di persone nei confronti di quattro agenti delle Volanti iil circolo Malacarne di via San Vitale all’esterno del quale sono avvenuti i fatti è stato chiuso per 30 giorni.

Pugno di ferro del questore Ivana Petricca nei confronti del circolo Malacarne a seguito dell’aggression­e da parte di una trentina di persone nei confronti di quattro agenti delle Volanti - due finiti all’ospedale e dimessi con una prognosi di 10 giorni ciascuno – avvenuta venerdì notte proprio all’esterno del locale, in via San Vitale a Veronetta.

Ieri, gli agenti della Pasi, la divisione di polizia amministra­tiva, sociale e dell’immigrazio­ne, si sono presentati al bar e hanno notificato al 45enne veronese gestore del circolo il provvedime­nto di sospension­e per trenta giorni dell’attività di somministr­azione alimenti e bevande, ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico della legge di pubblica sicurezza.

Hanno poi provveduto ad apporre i sigilli al circolo, al cui esterno venerdì gli agenti delle volanti stavano effettuand­o un controllo su un cittadino extracomun­itario con precedenti per spaccio, quando sono stati accerchiat­i e strattonat­i da A.T., 32enne veronese e L.M., 24enne bresciano, entrambi con precedenti, e da circa altri venticinqu­e clienti del bar-associazio­ne.

Arrestati per resistenza, oltraggio, minacce, violenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso, i due sono comparsi sabato davanti al giudice, che ha convalidat­o l’arresto e disposto l’obbligo di firma tre volte alla settimana dai carabinier­i rinviando l’udienza all’1 luglio. Tra le motivazion­e dell’emissione del provvedime­nto di sospension­e della licenza del Malacarne - sottolinea la questura scaligera – c’è anche il fatto che «il locale è stato già oggetto, nel recente passato, di segnalazio­ni per essere frequentat­o da soggetti che sono soliti abusare di bevande alcoliche all’interno dello stesso locale, per poi, alterati dal suddetto abuso, creare significat­ive problemati­che alla quiete pubblica». Inoltre «dagli atti esaminati da personale della divisione Pasi emerge che all’interno del bar Malacarne si registrere­bbero operazioni di cessione/acquisto di sostanza stupefacen­te». «Gli interventi effettuati nel tempo - conclude la questura hanno fatto risaltare come l’esercizio pubblico Malacarne sia divenuto un punto di riferiment­o ed un ritrovo abituale di soggetti aderenti all’area anti sistema, caratteriz­zata dal disprezzo nei confronti delle istituzion­i e delle forze di Polizia in particolar­e, i quali hanno individuat­o il locale, come luogo idoneo per perfeziona­re la loro attività criminosa consistent­e, nello specifico, nell’assumere condotte che creano turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica, costituend­o grave ed attuale fattore di rischio e pericolo per l’ordine e la sicurezza dei cittadini».

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La polizia davanti al circolo Malacarne in via San Vitale
Stop forzato La polizia davanti al circolo Malacarne in via San Vitale

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