Setti al suo Hellas: «Pronti a superare le difficoltà»
Squadra a riposo almeno fino al 16. Il numero uno del club ringrazia giocatori e tifosi
Già martedì l’allenamento dell’Hellas era stato annullato. Da ieri, la preparazione per i gialloblù è sospesa, e sarà così fino a lunedì prossimo, 16 marzo. Di lì in avanti, saranno fatte le valutazioni del caso. Ieri è arrivato anche il comunicato della Lega calcio. C’è da mantenere la condizione atletica dei giocatori, ma prima di tutto vanno rispettate le norme in materia sanitaria, nel pieno dell’emergenza coronavirus. Quindi, visto che il campionato di serie A sarà comunque fermo fino (almeno) al 3 aprile, il Verona dice stop.
Si vedrà in seguito che decisioni prendere, mentre la diffusione del contagio si espande nel resto d’Europa e cominciano a saltare partite in ambito internazionale — è il caso del rinvio di SivigliaRoma, oltre a Inter-Getafe, che avrebbe dovuto giocarsi a Milano, nell’occhio del ciclone dell’epidemia — con Manchester City-Arsenal, in Premier League, che è stata spostata a data a destinarsi e Liga e Segunda Division, in Spagna, prossime ad arrestarsi.
Una situazione difficilissima, su cui è intervenuto, ieri, attraverso una lettera aperta indirizzata attraverso il sito web dell’Hellas ai tifosi del Verona, il presidente del club, Maurizio Setti: «Vi scrivo oggi perché ci troviamo a fronteggiare una situazione nuova che sta cambiando le nostre vite, che ci sta togliendo tante certezze. Vi scrivo perché è giusto che sappiate che questa società, il club che amate, è pronto ad affrontare il momento difficile che siamo tutti chiamati a superare. Insieme».
Prosegue Setti: «La salute, non solo oggi, viene prima di qualunque altra cosa. Riponiamo la sciarpa e la bandiera nel cassetto, per qualche settimana, e focalizziamoci su una priorità assoluta, ovvero tutelare la nostra salute ma anche quella dei nostri figli, dei nostri genitori, dei nostri nonni, delle persone a cui vogliamo bene».
Già la settimana scorsa, quando era stato stabilito che la serie A sarebbe andata avanti con le partite giocate a porte chiuse, Setti aveva evidenziato come fosse prioritario preoccuparsi della salute, anticipando, inoltre, che, una volta usciti dall’emergenza e riaperti gli stadi al pubblico, sarebbero stati calcolati i danni e studiate le modalità di rimborso per gli abbonati. Tanto più il ragionamento vale adesso, con il campionato che chissà quando tornerà, o se questa stagione sarà chiusa regolarmente.
Setti, nella sua lettera, aggiunge: «Voglio ringraziarvi, uno ad uno, per la straordinaria dimostrazione di senso civico e per la sensibilità che avete dimostrato in questi giorni complicati, durante i quali il susseguirsi degli eventi e dei provvedimenti adottati per il campionato di Serie A ha richiesto grande pazienza ma anche equilibrio nel comprendere che tutto era davvero imprevedibile e in divenire».
Le parole di Setti si rivolgono poi nella direzione di ulteriori ringraziamenti, rivolti a staff e squadra («stanno facendo qualcosa di meraviglioso per la città»), ai partner che sostengono la società, ai dipendenti dell’Hellas, con il richiamo a quel «concetto di famiglia» che riguarda il «piccolo, grande mondo gialloblù».
L’appuntamento per ritrovarsi e ricominciare non può essere fissato, resta chiuso nel cassetto, insieme a quella sciarpa gialloblù di cui scrive Setti: «Un momento che aspetteremo insieme». Il tempo del calcio è sospeso, come quello della vita sociale, delle relazioni, dei rapporti. Il coronavirus ha fermato il tempo di tutte le comunità. Anche di quella del Verona, del popolo gialloblù. Non si sa quando, ma il giorno per ripartire verrà.
Niente allenamenti Da ieri la preparazione del Verona è stata fermata, poi saranno fatte nuove valutazioni
La salute viene prima di tutto, lasciamo un attimo nel cassetto le bandiere
Voglio ringraziare tutti per aver ancora dimostrato grande senso civico