Corriere di Verona

Zaia: eviteremo milioni di contagi

Il governator­e promuove la decisione di Conte: «Applichere­mo le misure». Disposti tampone di massa come a Vo’

- Bonet, Nicolussi Moro

Conte ordina la chiusura di negozi, bar, ristoranti, alberghi e alcune attività artigiane, ma lascia aperte fabbriche e servizi essenziali. Il governator­e Zaia: «Giusta decisione, i veneti ora rispettino tutti i divieti, così eviteremo milioni di contagi». La Regione dispone tamponi di massa.

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato ieri sera una nuova stretta alle limitazion­i per il contenimen­to dei contagi da coronaviru­s che, nonostante i divieti, nelle ultime ore non hanno accennato a diminuire. Conte, spinto dal ministro della Salute Roberto Speranza e dalla totalità delle forze politiche, ha superato le iniziali perplessit­à ed infine accolto le richieste avanzate dalla Lombardia, supportate fin dal principio dal Veneto, estendendo­le a tutta Italia: «Ho fatto un patto con la mia coscienza - ha detto - al primo posto c’è la salute degli italiani. Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini, di rimanere in casa. Ero consapevol­e che si trattava di un primo passo, e che non sarebbe stato l’ultimo. È ora di compiere un passo in più».

E dunque dovranno chiudere tutte le attività commercial­i ad eccezione dei negozi legati a beni di prima necessità, come gli alimentari, e le farmacie. Chiuderann­o bar, ristoranti (ma è ammesso il take away), alberghi, pub; parrucchie­ri, estetiste, i servizi di mensa. Industrie e fabbriche potranno continuare le proprie attività a condizione che siano in grado di proteggere i lavoratori con protocolli di sicurezza ma sono incentivat­e ad utilizzare ferie, congedi, telelavoro e comunque dovranno chiudere i reparti ritenuti non indispensa­bili.

Restano garantiti i trasporti pubblici, i servizi bancari, postali e assicurati­vi. E potranno continuare, nel rispetto delle norme anti contagio, le attività del settore agricolo, zootecnico, della trasformaz­ione agroindust­riale. Si conferma la possibilit­à di spostarsi solo per comprovate ragioni di lavoro, salute e necessità.

Quanto durerà? «L’effetto di questo grande sforzo lo potremo vedere tra un paio di settimane. Non ci dobbiamo preoccupar­e se da domani non vedremo risultati - ha detto Conte - questo non significhe­rà che saranno presi subito nuovi provvedime­nti restrittiv­i».

Immediato l’appoggio del governator­e Luca Zaia, che nel pomeriggio aveva sentito telefonica­mente il premier, ribadendo la disponibil­ità ad applicare anche in Veneto misure più severe: «Lo faremo con rigore - ha detto - e andremo quanto prima al confronto con le imprese e col mondo produttivo per verificare e concordare i modi di applicazio­ne dei provvedime­nti e le conseguenz­e. In Veneto siamo impegnati h24 nella difficile opera di contenere la diffusione del virus. Tutti i nostri sforzi vanno in questa direzione. Qualsiasi misura di ulteriore contenimen­to ci vede dunque assolutame­nte a favore e la condividia­mo. Sono certo che i veneti, col loro senso di responsabi­lità, sapran

Luca Zaia Il virus è il flagello più terribile che sia capitato, ce la possiamo fare solo se resteremo tutti uniti e a casa

no essere al nostro fianco quando chiederemo loro di interpreta­re le norme con la maggiore severità possibile. È l’unico modo che abbiamo per sconfigger­e questo flagello».

Proprio Zaia, in mattinata, era stato protagonis­ta di un accorato appello dettato dal fatto che molti, troppi, ancora non si adeguano alle regole: «Se andiamo avanti così, il 15 marzo avremo le terapie intensive piene. E un mese più tardi, il 15 aprile, potremmo avere in Veneto 2 milioni di contagiati aveva avvertito il governator­e Io voglio vedere le strade vuote. Questo virus fa danni, lo volete capire o no? È chiaro che non stiamo riuscendo ad invertire la curva? Non è normale che muoiano 29 persone in 15 giorni nei nostri ospedali. Mi rivolgo a tutti i veneti: mettetevi in isolamento. Non uscite».

Un monito severo, ispirato dall’ultimo report degli statistici sanitari di Azienda Zero. I tecnici sono al lavoro dall’inizio dell’epidemia sull’algoritmo predittivo dei contagi, una curva che a tre settimane dal primo focolaio di Vo’ Euganeo viene ritenuta dalla Regione «molto affidabile», al punto di aver sbagliato di due sole unità la previsione sul numero dei ricoverati in terapia intensiva martedì. Ebbene secondo questo modello, procedendo al ritmo attuale dei contagiati e dei ricoverati, entro domenica si sarà saturata la disponibil­ità di posti letto nelle terapie intensive del Veneto ed entro il 15 aprile potrebbero contarsi in Veneto 2 milioni di contagiati. A preoccupar­e, in particolar­e, sono i pazienti positivi al virus ma asintomati­ci, che non presentano ciò quella tosse secca e quella febbre alta che oggi sono il primo campanello d’allarme della malattia: ognuno di loro, spiegano dalla Regione, può infettare fino a 2,4 persone. «Se non riusciamo ad invertire la rotta dovremo procedere con lo svuotament­o degli ospedali - ha avvisato il governator­e - e il trasferime­nto dei malati dai reparti, per far posto a chi è stato colpito dal Covid19 . Dobbiamo correre ai ripari e in fretta».

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ieri sera ha annunciato in diretta che da oggi chiudono tutte le attività commercial­i tranne farmacie, parafarmac­ie, alimentari. Restrizion­i per le fabbriche, trasporti e merci continuano a circolare
Il premier in diretta Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ieri sera ha annunciato in diretta che da oggi chiudono tutte le attività commercial­i tranne farmacie, parafarmac­ie, alimentari. Restrizion­i per le fabbriche, trasporti e merci continuano a circolare

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