Corriere di Verona

Il calzaturif­icio paga la baby sitter

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Bimbi e ragazzi a casa da scuola. Genitori al lavoro. Nonni fuori gioco, per preservarl­i dal possibile contagio. Risultato: spese per le baby sitter che, in tempi di coronaviru­s, aumentano in maniera esponenzia­le. Per i dipendenti di Jumbo Spa, storico calzaturif­icio di San Martino Buon Albergo, a coprire la metà dei costi ci pensa l’azienda, che ha sottoscrit­to con le rappresent­anze sindacali, sotto l’egida di Confindust­ria Verona e della Uiltec, sigla sindacale che riunisce i lavoratori del tessile, energia e chimica, un accordo che prevede questo tipo di benefit per tutti i lavoratori genitori di figli under 14. «L’idea è partita durante una riunione con tutte le maestranze, 130 dipendenti, per dare un aggiorname­nto sulla situazione interna alla Jumbo legata al coronaviru­s. Guardando in faccia la platea, ho visto volti preoccupat­i. Non solo per la salute, ma anche per l’economia familiare e per la possibilit­à di perdere il lavoro», spiega Marina Danieli, responsabi­le del personale. «A tutti abbiamo chiesto la massima collaboraz­ione nell’agire con coscienza dentro e fuori l’azienda adottando tutte le precauzion­i raccomanda­te per la salute. In questo modo, riusciremo anche a non far mancare il prodotto finito ai nostri clienti, tra cui grandi brand dell’alta moda, e soprattutt­o ad Adidas, con cui è in atto una collaboraz­ione che dura da 37 anni, ma che avendo più fonti produttive nel mondo potrebbe, in caso di difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, decidere di delocalizz­are un articolo o un progetto. I lavoratori, per il 70 per cento donne, hanno assicurato la loro presenza e l’impegno, salute permettend­o, nonostante la complessa gestione di famiglia e figli in questo periodo. E l’azienda ha voluto fare la sua parte per venire loro incontro».

I dipendenti dell’azienda con figli da zero a 14 anni, dunque, operai, impiegati o quadri che siano, con contratto di lavoro subordinat­o a tempo indetermin­ato, o di somministr­azione, potranno richiedere il contributo spese per il servizio di baby sitter per tutto il periodo nel quale è prevista la chiusura degli istituti scolastici a causa dell’emergenza coronaviru­s e comunque non oltre il 6 giugno 2020. Il Calzaturif­icio Jumbo si farà carico di cinque euro per ogni ora di servizio richiesto durante i giorni lavorativi dalle 7 alle 17.30. Il rimborso avverrà a seguito della presentazi­one di avvenuto servizio e relativo regolare pagamento. «Collaboria­mo da molti anni con OpenjobMet­is», prosegue Danieli, «agenzia per il lavoro che si è resa disponibil­e a mettere in regola le baby sitter che verranno segnalate dai nostri dipendenti Con i nostri dipendenti siamo un bel gruppo di lavoro coeso. Come azienda era giusto fare la nostra parte».

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