Auto bloccate per il virus: lo spacciatore viaggia in treno
«Mi avete beccato», ha detto agli agenti della Polfer mentre lo stavano arrestando. In tempi di emergenza sanitaria, il corriere della droga viaggia in treno. O almeno ci prova. Doveva consegnare mezzo chilogrammo di eroina a Verona, ma temeva di incappare in un controllo delle forze dell’ordine impegnate a vigilare sul rispetto dei divieti appena scattati in tutta Italia, spostamenti compresi. Non potendo muoversi in auto a causa del blocco generale decretato per l’emergenza coronavirus, il pusher ha quindi pensato «bene» (si fa per dire... ) di scegliere l’opzione del treno. Voleva consegnare la droga a Verona usando in mezzi pubblici, ed effettivamente per un po’ ha viaggiato in treno ma gli agenti della polizia ferroviaria di Brescia lo hanno arrestato nelle scorse ore in stazione. In manette è finito in flagranza un trentenne tunisino, fermato nel corso di un controllo dei viaggiatori in partenza. Il nordafricano era stato notato mentre nascondeva qualcosa sotto la felpa. Quando i poliziotti si sono avvicinati e gliene hanno chiesto conto, non ha opposto resistenza e ha spontaneamente consegnato un panetto di circa 500 grammi di eroina che aveva addosso. Così è scattato immediato e inevitabile l’arresto: «Mi avete beccato», si è limitato a rispondere. E chissà se vorrà aggiungere ulteriori dichiarazioni nelle prossime ore al giudice per le indagini preliminari di Brescia, che durante l’udienza di convalida gli chiederà ragguagli non solo sulla provenienza ma soprattutto sulla destinazione precisa della droga, di cui è emerso soltanto che doveva pervenire a Verona.
«Mi avete beccato» Doveva portare mezzo kg di eroina in città: l’ha bloccato la Polfer di Brescia