La scommessa della Fiera: Vinitaly del rilancio e nuovo look
Confermato l’appuntamento di giugno Pronto il nuovo ingresso Re Teodorico
«Sì, il Vinitly si farà, e sarà uno dei grandi momenti di rilancio per l’economia del Paese». Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere, non ha dubbi né esitazioni.
«Sì, il Vinitly si farà, e sarà uno dei grandi momenti di rilancio per l’economia di tutto il Paese: per questo abbiamo deciso di…tenere il motore acceso».Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere, non mostra dubbi né esitazioni. Dopo aver confermato anche in queste ore la volontà di andare avanti con l’organizzazione dell’evento, sulla sua scrivania sono piovuti messaggi positivi da più parti, a partire da quello di Coldiretti, che in una nota ribadisce che «il Vinitaly può segnare il momento della riscossa del Made in Italy nel mondo una volta superata l’emergenza Coronavidel rus». Coldiretti esprime perciò «apprezzamento per la volontà di Veronafiere di mantenere l’appuntamento del Vinitaly al 14-17 giugno, con un segnale di ottimismo per il settore».
Mantovani, da parte sua, fa un paragone significativo, ricordando come, nel 1986, l’anno dello scandalo del vino al metanolo, ci fossero dubbi ed incertezze sulla rassegna, che invece si tenne e pose le basi per il rilancio del settore. Ricordando gli altri grandi appuntamenti internazionali (Wine South American Vinitaly Chengdu ed il Wine to Asia a Shenzhen, dal 9 all’11 novembre) Mantovani sottolinea come proprio quest’ultimo appuntamento cinese fosse, fino a un mese fa, il più incerto ed improbabile, mentre oggi è confermato e con ottime prospettive. «Vinitaly, conclude Mantovani - anche in collaborazione con Ice Agenzia ha un ruolo importante nella promozione del made in Italy enologico in Italia e nel mondo ed è un patrimonio del Paese intero, del Veneto e di Verona. Occorre una reazione, - aggiunge – con un rimbalzo d’orgoglio in tutti i settori: a maggior ragione in quello del vino che è un ambasciatore del nostro Paese, assieme per esempio al design espresso dal Salone
Mobile, o alla moda con il Pitti Uomo. Negli ultimi 10 anni – sottolinea il direttore - il vino italiano è cresciuto all’estero del 70 per cento in valore, e Vinitaly ha moltiplicato gli eventi specialmente nei Paesi terzi, da quelli affermati a quelli emergenti».
Mantovani conclude con altre cifre, spiegando che «in Italia, dalle fiere passa il 50 per cento dell’export e si generano affari per 60 miliardi di euro l’anno: e quella di giugno è la data pensata per dare un segnale forte all’Italia e al resto del mondo».
Da VeronaFiere arriva infine un altro segnale positivo. Proprio in questi giorni, infatti, la
SpA presieduta da Maurizio Danese ha voluto diffondere le immagini del nuovo, avveniristico ingresso Re Teodorico, completato nei giorni scorsi. La struttura è destinata a diventare il nuovo ingresso principale e fa parte dei grandi investimenti previsti nel piano triennale 2020-2022 (a l cui supporto è stato da poco varato l’aumento di capitale da 30 milioni) assieme a quelli per i nuovi parcheggi e per le gallerie mercatali. E il messaggio sottostante alle immagini diffuse adesso è chiaro: nonostante tutto, si va avanti, preparando la ripartenza.