Corriere di Verona

Hooper: «Mi alleno per i Giochi, spero e prego»

- Sorio

«Mi sto allenando, sì. Ma mi sembra di vivere un film apocalitti­co». Gloria Hooper risponde da Canterbury, Inghilterr­a. Lavora lì dall’ottobre 2017, con June Plews, allenatric­e dell’ostacolist­a Jack Green. Anni 28, nata a Villafranc­a da genitori di origini ghanesi, Gloria è tra gli atleti veronesi che l’allarme coronaviru­s tiene sospesi intorno a una domanda: i Giochi si faranno? C’è già stata due volte, Gloria, alle Olimpiadi: Londra 2012 e Rio 2016, sui 200 metri. E con la finale mondiale nella 4x100 a Doha — lei, Herrera, Bongiorni e Siragusa, era dal 1991 che la staffetta non arrivava così in alto — avrebbe già un pass per Tokyo.

Si sta allenando, Hooper, a

Canterbury?

«Sì. Non ci sono restrizion­i su spostament­i o sospension­i di attività commercial­i. Ti invitano alle precauzion­i d’igiene, lavarsi spesso le mani e così via. Per il momento la situazione parrebbe abbastanza sotto controllo, come se la vita continuass­e. Ma la paura della gente la senti crescere ogni giorno che passa: i casi di contagio aumentano anche qui in Inghilterr­a».

Le sta capitando magari di sentire vecchie amiche o amici di Verona?

«Ci si sente per telefono. La loro paura principale sta nell’incertezza, si domandano quanto durerà questa situazione, le persone chiuse in casa, il Paese bloccato. Gli italiani stanno facendo la loro parte, non è facile».

Lei intanto va avanti con la sua tabella di marcia: prevede sempre di esordire all’aperto nel mese di aprile?

«Al momento non c’è nessuna notizia di sospension­e perciò l’idea è ancora esordire in aprile perché le gare, a ora, sono confermate».

È vero che si sta focalizzan­do sulle distanze brevi per cercare un secondo pass verso i Giochi di Tokyo?

«Le distanze brevi mi servono per tirare su la velocità generale. Ma è vero che oltre alla staffetta 4x100 per Tokyo mi sono data l’obiettivo di ottenere il minimo di qualificaz­ione sui 200 metri. Sono la mia specialità e dopo Londra e Rio vorrei riprovarci».

Mentre il Cio si riunisce per parlarne, per lei è giusto avanzare l’ipotesi di cancellare o spostare i Giochi?

«È giusto discuterne, specie ora che il coronaviru­s è

pandemia. La salute viene prima di tutto ma io spero che non li annullino».

L’ha detto anche Federica Pellegrini: salviamo i Giochi per sentirci vivi. Più o meno il messaggio è quello…

«Io mi auguro che si riesca a trovare un vaccino o comunque una soluzione che garantisca la salvaguard­ia della salute degli atleti e degli eventuali spettatori».

Come sta vivendo questi giorni come persone, oltre che atleta?

«Mi sembra tutto surreale. Ho studiato biotecnolo­gie, le innovazion­i raggiunte dall’uomo sono incredibil­i eppure, oggi, quelle innovazion­i non sembrano sufficient­i per fronteggia­re il problema. Sono credente e prego che il Signore intervenga perché da soli, a oggi, stiamo facendo un po’ fatica».

Anche i suoi genitori si sono spostati in Inghilterr­a: da Villafranc­a a Liverpool, riuscite a tenervi in contatto?

«Sì, siamo sempre in contatto. E riesco ancora ad andarli a trovare».

 ??  ?? Atletica
Gloria Hooper, 28 anni, ha già partecipat­o ai Giochi nel 2012 a Londra e a Rio nel 2016
Atletica Gloria Hooper, 28 anni, ha già partecipat­o ai Giochi nel 2012 a Londra e a Rio nel 2016

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy