Stretta su ciclabili e panchine Sboarina vara nuovi divieti: «Ancora troppa gente in giro». E Zaia chiede al governo di inasprire le sanzioni
Scatta oggi all’ospedale di Padova il test del nuovo farmaco. Dalla Cina arriva il siero fatto con il sangue dei pazienti guariti
Vietato usare le piste ciclabili, sia in bici VERONA che a piedi. Vietato sedersi sulle panchine. Vietato passeggiare sulle alzaie dell’Adige, nei parchi e nei giardini pubblici, compresi i bastioni. Giro di vite del Comune. E anche Zaia chiede regole più severe al governo.
Il virus è arrivato quasi VENEZIA contemporaneamente in Veneto e Lombardia, con i rispettivi focolai di Vo’ Euganeo e Codogno, ma l’andamento è molto diverso. Mentre nella nostra regione la diffusione del Covid-19 sembra stabilizzata, con un tasso di positivi del 36.2 per 100mila abitanti e un indice dei ricoveri del 9.9 (con un 2.4 per le degenze in Terapia intensiva), in Lombardia la curva dei contagi sale a 90 per 100mila abitanti, con un 56 di ricoveri e un 7.3 di degenze in Rianimazione. Ma ad impressionare di più è il tasso di mortalità, sempre per 100mila abitanti: 9.6 in Lombardia, 1.1 nel Veneto. Una prima spiegazione potrebbe essere ricercata nelle due o tre mutazioni del coronavirus «italiano» rispetto a quello cinese individuate dai ricercatori dell’ospedale Sacco di Milano, che ne hanno appunto isolato il ceppo lombardo,e dall’Università Campus biomedico di Roma. «La preoccupazione è che, di mutazione in mutazione, possa peggiorare non tanto la contagiosità quanto la letalità del Covid-19 —ha detto il professor Massimo Ciccozzi, a capo del gruppo di scienziati romani —. Ma i nostri studi dovranno dimostrarlo».
L’altro nodo è che la sanità lombarda, come certifica la Corte dei Conti, è privatizzata nella percentuale di un posto letto su tre, quindi non solo è più difficile il coordinamento ma sono anche meno fornite le strutture pubbliche. In tutto dotate di 522 letti di Terapia Intensiva per 10 milioni di abitanti, quando il Veneto ne conta 459 per 4,9 milioni di residenti. Morale: al tredicesimo giorno di epidemia in Lombardia i letti sono tutti occupati, 360 solo da pazienti Covid, il che ha costretto a spostare gli altri in Terapie sub-intensive e Malattie Infettive. Il Veneto ne ha invece occupati 182. Quanto al tasso di mortalità, nella nostra regione le vittime sono per il 64% uomini e per il 44% over 85. Il 35% ha tra 75 e 84 anni, il 14% è nella fascia 65-74 e il 7% ha meno di 65 anni. (m.n.m.)