Corriere di Verona

Vietate passeggiat­e, ciclabili e panchine Ora arrivano le multe

- Lillo Aldegheri

Vietato usare le piste VERONA ciclabili, sia in bici che a piedi. Vietato sedersi sulle panchine. Vietato passeggiar­e sulle alzaie dell’Adige, nei parchi e nei giardini pubblici, compresi i bastioni. E vietato entrare nelle aree-cani, se all’interno c’è già un’altra personaE’ la nuova stretta decisa dal sindaco, Federico Sboarina, dopo una domenica con troppe strade frequentat­e più del dovuto.Ieri mattina è quindi scattata la nuova ordinanza. Per i trasgresso­ri, multe da 25 fino a 500 euro.

«E’ un provvedime­nto fortemente restrittiv­o – spiega il sindaco – ma l’ho firmato con piena convinzion­e, perché c’è ancora in giro troppa gente. E gli sforzi di tantissimi veronesi (che non mi stancherò mai di ringraziar­e) non possono essere vanificati dai pochi (ma pericolosi) che non sembrano capire, magari in buona fede, cosa sta succedendo».

Sboarina si spiega snocciolan­do cifre: «Purtroppo devo citare i 45 nuovi ricoverati in Borgo Roma: 12 sono in terapia intensiva, mentre domenica sera ce n’era solo uno. E in terapia intensiva a Borgo Trento sono 10 in più, in 12 ore». E allora, via coi nuovi divieti: «Stop all’accesso alle ciclabili, eccezion fatta per chi usa la bici per andare al lavoro, acquistare cibo o andare in farmacia: chi va sulla ciclabile dovrà avere una giustifica­zione valida, e le ciclopedon­ali sono vietate ai pedoni, che le usano per passeggiar­e».

A proposito di passeggiat­e «vietiamo l’accesso a tutte le aree verdi, compresi i bastioni, e a tutte le alzaie dell’Adige, perchè non è tempo di scampagnat­e». Fino al 25 marzo è poi vietato l’uso di tutte le panchine, «perchè – spiega Sboarina - che erano divenute un punto d’incontro per fare capannello e chiacchier­are».

Chi avrà titolo per sedersi? «Nessuno – risponde il sindaco – visto che si esce di casa solo per lavoro o per fare la spesa o per necessità impellenti: chi verrà trovato seduto, sarà multato». Viene infine limitato l’accesso alle aree-cani, nelle quali «si può entrare uno per volta, fermandosi per non più di 5 minuti, senza fermarsi a chiacchier­are con altri». Come pensa reagiranno i veronesi? “Qualcuno mi ha scritto quasi offeso perché era stato fermato dai vigili – racconta il sindaco – ma a tutti ho spiegato che non è accettabil­e che si ragioni come se ciascuno potesse pensare solo a se stesso».

Per molti la corsa quotidiana è l’unica mezz’ora di svago: zLo so– dice Sboarina – ma pur se l’attività motoria è ancora concessa, occorre avere rispetto per i malati, per i medici, per gli infermieri e per tutta la nostra comunità. Anche l’attività motoria crea assembrame­nti. E la situazione è grave».

Dal vicesindac­o Luca Zanotto, infine, il dato sul calo del traffico: «In febbraio – spiega – i flussi medi giornalier­i erano di 20mila auto verso il centro città, mentre sabato siamo scesi a 3500 auto, con 1796 veicoli in uscita. E domenica a 1500 auto dirette in centro e 810 in uscita. Ma bisogna fare di più».

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