Moto, pizze e birre: tentazioni che costano una denuncia
(f.s.) Proseguono i controlli dei carabinieri per far rispettare il decreto del governo per contenere e contrastare il diffondersi del virus Covid-19. Venerdì, una pattuglia della stazione di Bussolengo stava controllando il traffico in via Piemonte, in località San Vito, quando ha intercettato uno scooter Honda Sh 300 che viaggiava in direzione di Bussolengo. I militari hanno invitato la motociclista, una donna veronese già nota ai carabinieri per fatti precedenti, a fermarsi per effettuare un controllo. A quel punto, però, la centaura li ha schivati accelerando e allontanandosi velocemente. I carabinieri hanno, perciò, preso la targa e si sono messi all’inseguimento del mezzo trovandolo, infine, davanti all’abitazione della donna, che è uscita dopo che i militari hanno citofonato inveendo contro di loro, senza spiegare né perché non si fosse fermata all’alt né perché si trovasse fuori dal proprio domicilio. In seguito agli accertamenti effettuati in collaborazione con la centrale operativa, i militarti hanno scoperto che era senza patente, revocata dalla prefettura nel 2019. Hanno dunque proceduto alla contestazione dell’articolo 116 del codice della strada e al successivo fermo amministrativo dello scooter. L’hanno anche denunciata per violazione dell’articolo 650 del codice penale sequestrandole il motorino. I carabinieri hanno inoltre denunciato due negozi che consegnavano cibo non a domicilio. La prima attività, compiuta dalla sezione radiomobile di Verona, ha riguardato un ristorante etnico. I militari hanno sorpreso un dipendente che passava a un avventore una borsa contenente degli alimenti. Un episodio simile a San Giovanni Lupatoto. I carabinieri della stazione locale hanno visto uscire da una rosticceria un uomo con tre cartoni per la pizza. L’uomo ha ammesso di aver appena comprato il cibo e di aver bevuto una birra all’interno. Entrambi i clienti sono stati denunciati; i negozi rischiano la chiusura fino a 30 giorni.