Posticipate alcune tasse comunali Traffico calato del 92%
Il pagamento di alcune tasse comunali in scadenza è rinviato di qualche mese. Lo ha deciso la giunta comunale, riunita ieri in videoconferenza (ogni assessore nel proprio ufficio, o a casa). E intanto ci sono due dati positivi: una flessione nel numero dei contagi, e una risposta positiva, nel week end, all’invito a restare in casa.
Partiamo dalle scadenze prorogate. L’imposta per la pubblicità, che scadeva il 31 marzo, viene posticipata al 30 giugno. I pagamenti per l’occupazione del suolo permanente (Cosap) e la riscossione dei fitti patrimoniali al Comune vengono prorogati dal 31 maggio al 31 agosto. I pagamenti e le dichiarazioni delle imposte di soggiorno del primo trimestre slittano dal 20 aprile al 20 luglio. Infine, vengono prorogati al 30 giugno le morosità e i relativi accertamenti di pagamento di Imu, Tasi e Tari che scadevano il 31 marzo. Illustrando i dati sui contagi, il sindaco Federico Sboarina ha spiegato che «sono ancora molto preoccupanti ma – ha aggiunto - mentre nei giorni scorsi eravamo la provincia del Veneto che saliva di più, ora Padova e Venezia crescono più di noi, che comunque registriamo 30 nuovi casi: i nuovi ricoverati sono stati 13 in Borgo Roma e 6 a Borgo Trento, con 2 persone in terapia intensiva, e 3 sono i deceduti di domenica, che è il dato che più fa riflettere, perché dietro questi numeri ci sono persone».
I dati sul traffico, illustrati dal vicesindaco Luca Zanotto, dimostrano intanto che i veronesi rispondono positivamente ai divieti. Nell’ultimo fine settimana, in via Torbido, presa a riferimento per gli ingressi in città, ci sono stati 2.657 passaggi sabato e 957 domenica. Nel fine settimana precedente, con le restrizioni già in vigore erano stati 3.502 e 1.510, mentre due settimane fa erano stati 14.704, il sabato e 10.890 la domenica. Rispetto ai week end normali, un 92% in meno.
Le mascherine protettive della Regione sono in arrivo: «Ce ne sono per tutti i veronesi – ha spiegato Sboarina – e saranno distribuite casa per casa, per non creare assembramenti». Sboarina ha ribadito che «poiché sono stati emanati tre livelli di decreti (governativi, regionali e comunali) sia chiaro che a Verona restano operative le norme più restrittive già vigenti, come quella del divieto assoluto di attività motoria».
Ci sono peraltro diversi punti da chiarire, dopo il divieto di spostarsi da un comune all’altro, e Sboarina ha fatto alcuni esempi: «Si hanno genitori anziani residenti in altro Comune? Se c’è necessità ci si può muovere, se si vuol solo andare a trovarli, no. I padri separati possono andare a prendere i figli dall’ex moglie? E’ una delle domande più formulate, ma mi riservo di capirlo, parlando col Prefetto. Non faccio polemiche – ha concluso il sindaco – ma io ho sempre preferito emanare ordinanze chiare: attività motoria vietata, parchi chiusi, senza casistiche particolari, se no non ci si raccapezza più…».