Barbaglio: «Tolleranza zero per i trasgressori»
Ogni denuncia per «inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità sarà valutata e, in caso di dolo o anche solo di colpa, si infliggerà un decreto penale di condanna, che resta come un precedente penale». Così intende muoversi la Procura di Verona diretta da Angela Barbaglio.
Ogni denuncia per «inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità», a carico di chi se ne va in giro in città e provincia senza un comprovato motivo «sarà valutata e, in caso di dolo o anche solo di colpa, si infliggerà un decreto penale di condanna, che resta come un precedente penale». Così intende muoversi la Procura di Verona diretta da Angela Barbaglio per punire chi viola le norme sull’emergenza coronavirus.
Dall’acquisto di vino per ubriacarsi in compagnia, alla «necessità» (si fa per dire...) di una partita di calcio o di uno spuntino con gli amici, dalla grigliata in famiglia alla nuotata con il figlio,per non parlare della visita dall’amante. Se non stessimo combattendo contro una tragica emergenza, uscirebbe un campionario di curiosità dalle centinaia di denunce già arrivate sui tavoli dela magistratura scaligera, che assicura Barbaglio - procederà «all’insegna della tolleranza zero e senza alcuna sanatoria, perché chi non rispetta i divieti in tempi di emergenza sanitaria nazionale, mette a repentaglio la salute pubblica. E questo non è in alcun modo ammissibile». Dal suo ufficio il procuratore Barbaglio parla di «numeri in costante crescita, con contravvenzioni in tutto il territorio veronese dove vengono segnalate persone che, prive di valide motivazioni per le uscite, adducono giustificazioni risibili o inaccettabili. Devo ammetterlo, sono rimasta io stessa esterrefatta da un fenomeno di tali proporzioni».
Tante, troppe le persone, che sono state trovate mentre vagavano senza meta su auto o ciclomotori. «L’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità è punita con ammenda o con arresto fino a tre mesi – ricorda il capo della Procura di Verona -. Allo stato attuale, i comportamenti trasgressivi denunciati costituiscono causa di messa in pericolo della salute collettiva, che potrebbero determinare diffusione ancora più estesa del già preoccupante trend di contagio».
Le cifre sono eloquenti: nella sola giornata di lunedì, 115 sono state le persone denunciate per violazione al Decreto sul Coronavirus in tutto il territorio veronese, dove le pattuglie delle forze dell’ordine hanno controllato complessivamente 2.832 persone. Dall’entrata in vigore delle misure restrittive, che limitano spostamenti personali e attività commerciali, nell’intera provincia scaligera sono state controllate 32.754 persone, con 1.224 denunce, e 9.495 esercizi commerciali, dei quali 47 sono stati sanzionati.
«I trasgressori non resteranno impuniti, infatti — annuncia Barbaglio - ho deciso di contestare loro l’aggravante dei motivi futili e abbietti, visto che nulla giustifica i loro pericolosi comportamenti illeciti». Ma il procuratore scaligero lancia l’allarme prescrizione: «Se le denunce per la violazione dell’articolo 650 del Codice penale non si lavorano subito, nei successivi gradi di giudizio rischiano di finire tutte in prescrizione, tranne che non vengano inasprite le pene o creata una nuova figura di reato».
Sono rimasta io stessa esterrefatta da un fenomeno di tali proporzioni