«Abbiamo cominciato insieme, lui ha smesso prima Aveva ragione»
«Abbiamo iniziato insieme la battaglia per il federalismo, lui si è disilluso prima di me, e aveva perfettamente ragione lui». Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, parla con voce ferma di Bepi Covre, l’amico leghista, morto ieri per un incidente domestico dopo una
lunga battaglia contro un tumore. Ne parla come di un lottatore, uno che ci ha sempre provato con passione ed entusiasmo. «Era un amico, lo stimavo, abbiamo lavorato insieme immediatamente dopo l’elezione diretta dei sindaci, a metà degli anni Novanta» esordisce Cacciari. Era il 1996, erano gli anni in cui, insieme a Giorgio Lago, i sindaci provarono a porre la questione settentrionale: «Abbiamo provato a spiegare, lui nella Lega e io altrove, la necessità di una riforma costituzionale in senso federalistico dello Stato – ricorda Cacciari -. Ha fallito lui nella Lega e ho fallito e io nel centrosinistra, siamo rimasti schiacciati fra i secessionismi deliranti del Carroccio e il centralismo tradizionale dei partiti di centrosinistra. È stata una stagione massacrata dai centralismi romani e dalle inefficienze burocratiche amministrative, alla quale hanno collaborato tutti i ceti dirigenti, nessuno coerentemente federalista. Io ho continuato, lui ha smesso. E aveva ragione lui».