Concia: sì in Arena ma con distanze e mascherine
«Io penso che tremila persone in Arena non corrano alcun rischio. L’importante è mantenere le distanze, indossare sempre le mascherine e infilare i guanti o, meglio ancora, lavarsi o disinfettarsi le mani». Con queste parole Ercole Concia, già direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’azienda ospedaliera e componente della task force dell’Uls per fronteggiare l’emergenza, ha dato la sua approvazione, dal punto di vista sanitario, al progetto speciale «Nel cuore della Musica» che Fondazione ha progettato per agosto in Arena, al posto della 98esima stagione già annunciata e che resterà congelata fino all’estate 2021. Ne ha parlato ieri sera durante la trasmissione Diretta Verona”andata in onda sull’emittente locale TeleArena: «Un assembramento è una partita di calcio oppure la stessa Arena, ma con tredicimila spettatori, così com’è sempre stato in passato - ha precisato l’infettivologo – dobbiamo appellarci al senso civico delle persone». «La mascherina deve coprire naso e bocca – ha aggiunto durante il talk show Federico Raldon, presidente dell’Ordine dei farmacisti – una mascherina chirurgica, ovvero la più economica, da 61 centesimi è efficace se si mantiene la distanza di un metro». Quello che potrà fare la Fondazione Arena per garantire la sicurezza pubblica verrà fatto, al punto che, oltre ai protocolli sanitari già esistenti, il sovrintendente e direttore artistico Cecilia Gasdia ha annunciato che sarà applicato un protocollo aggiuntivo, rivoluzionando l’assetto dell’anfiteatro, al fine di proporre spettacoli sostenibili sia per il pubblico che per l’attività: «Noi vogliamo essere pronti a qualunque scenario, ecco perché dal 23 febbraio, quando è andato in scena l’ultimo spettacolo al Filarmonico, abbiamo ipotizzato soluzioni differenti, presentando cinque progetti al Consiglio d’indirizzo, rincorrendo man mano i decreti ministeriali». Oltre all’orchestra al centro della platea, con tutti i musicisti distanziati e il coro sul perimetro, sarà aperta tutta l’arena, fruibile dal pubblico nella sua forma circolare, e verranno utilizzate le 13 uscite per non creare mai assembramenti. I concerti dureranno da tre quarti d’ora fino a un’ora e mezza al massimo, senza intervallo, per non creare momenti di disordine. «D’estate lo staff areniano supera le mille persone, con gli aggiunti, i tecnici che lavorano in spazi angusti e i ballerini – conclude il sovrintendente – quest’anno sarà diverso, ma non meno spettacolare».
Concia Penso che tremila persone in Arena non corrano rischi