Pederzoli, l’appello ai pazienti cardiopatici «Non rinviate le cure»
La cardiologia dell’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda lancia l’allarme: «Molti pazienti acuti rinviano le cure per paura del contagio da coronavirus, ma così si corrono gravi rischi. Ci arrivano persone al limite dei problemi cardiaci, ed alcuni sono anche deceduti per essere giunti troppo tardi». Un problema generalizzato anche negli altri ospedali scaligeri, come pure in molti altri reparti. «A seguito della pandemia abbiamo visto un calo di prestazioni del 40% di cardiopatici che avrebbero necessitato di cure urgenti e con ricovero, ma hanno preferito restare al proprio domicilio per paura di infettarsi in ospedale – spiega il primario di cardiologia di Peschiera, il professor Alfredo Vicentini - Solo nelle ultime due settimane si è avuta una ripresa degli accessi per sindromi coronariche acute, infarti del miocardio ed altre urgenze cardiologiche. Questo vuol dire che molti pazienti hanno messo a repentaglio la propria salute, se non addirittura perso la vita». Vicentini, per questo, ribadisce le procedure di messa in sicurezza attuate nella struttura sanitaria: separazione con percorsi dedicati tra pazienti urgenti da quelli programmati; tamponi rapidi e distanziamento sociale e, in questi giorni, sono stati riattivati anche i servizi ambulatoriali con estensione degli orari.